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Nonostante fino a oggi ogni tentativo sia stato inutile, il Sindacato Nazionale Agenti continua a lavorare per trovare una soluzione per salvare il Fondo Pensione Agenti e accontentare le diverse parti chiamate in causa.
Il presidente Claudio Demozzi e il componente dell’Esecutivo Nazionale dello Sna con delega al fondo pensione agenti, Francesco Libutti, hanno fatto pervenire al Tavolo ministeriale di mediazione presieduto dal Sottosegretario Massimo Cassano una ulteriore ciambella di salvataggio. Secondo questa nuova proposta, il Fondo potrebbe essere salvato senza alcun contributo economico delle compagnie, ma operando la riduzione delle prestazioni pensionistiche nella misura del 20-30% (per le pensioni in corso) e del 25-35% (per le future). In questo modo non si procederebbe alla trasformazione del regime che rimarrebbe a prestazione definita (opzione non gradita all’Ania) senza ritocchi contributivi a carico degli agenti. Il piano potrebbe eventualmente essere attuato subito dopo le firme delle parti interessate e del cda di Fonage.