
15 milioni di euro. È questo il valore del portafoglio medio dei promotori finanziari italiani a fine 2014, in crescita del 10,2% rispetto ai 13,6 milioni dell’anno precedente, per un numeri di clienti che sale a 165 (161 nel 2013).
È quanto si rileva dalla Relazione annuale di Assoreti che misura in 23,7 miliardi di euro (+42,8% rispetto al 2013), la raccolta netta complessiva delle reti di promotori finanziari.
Raccolta che è stata sostenuta dalla dinamica particolarmente positiva dei prodotti e servizi del risparmio gestito (+15,7% rispetto al 2013), che hanno raggiunto il nuovo massimo storico pari a 23,8 miliardi di euro, nonostante i disinvestimenti dalla componente amministrata (-78 milioni di euro). La domanda dei risparmiatori ha privilegiato i prodotti assicurativi, in particolare i prodotti unit linked verso cui sono stati diretti il 54,8% degli investimenti netti effettuanti sul gestito (pari a 10 miliardi di euro), seguite dalle polizze vita tradizionali (3 miliardi).
Seppure in flessione, gli organismi di investimento collettivo mantengono un ruolo di primo piano nell’asset allocation del risparmio: da un lato si conferma il maggiore orientamento all’investimento in gestioni patrimoniali collettive di diritto estero, con una raccolta netta pari a 6,3 miliardi di euro, dall’altro tonra in positivo il bilancio annuale sugli OICR italiani, con risorse nette per 1,8 miliardi di euro. In aumento anche l’investimento in gestioni patrimoniali individuali, con movimentazioni nette più che triplicate (2,7 miliardi) rispetto al 2013. Il patrimonio complessivo di pertinenza delle reti ammonta a 315,5 miliardi (+13%), risultando il migliore risultato di sempre.