
Lockton P.L. Ferrari cambia passo e allarga il campo da gioco. Dopo più di sessant’anni passati a costruirsi una reputazione solida nel mondo marittimo e nelle coperture P&I, il broker genovese apre due nuove divisioni dedicate ai settori Energy e Construction & Real Estate.
Un’evoluzione che arriva nel solco dell’esperienza globale del Gruppo Lockton, che su questi temi lavora da mezzo secolo e oggi mette questo patrimonio di competenze al servizio del mercato italiano. A guidare le nuove aree sono state chiamate Sara Colombo come Head of Natural Resources, Francesca Riccadonna per l’Oil & Gas e Paolo Bosisio per Construction & Real Estate.
La spinta al cambiamento non nasce dal nulla. Negli ultimi mesi l’azienda ha dato segnali molto chiari, come l’apertura della nuova sede di Milano e l’ingresso nel settore Surety. E i numeri dell’ultimo esercizio parlano da soli: 34 milioni di dollari di ricavi (+14%), una base clienti che supera le 630 aziende (+10%) e premi P&I cresciuti da 300 a 350 milioni di dollari. È un percorso che rispecchia quello della capogruppo Lockton, che nel 2025 ha superato i 4 miliardi di dollari di fatturato. Da qui la scelta di allargare l’orizzonte. Lo racconta bene Filippo Fabbri, Amministratore Delegato della società, che spiega: “Siamo conosciuti finora come partner solido per le imprese che guardano al lungo termine nel settore marittimo. Adesso vogliamo esserlo anche in altri settori strategici per l’economia globale ed italiana come Natural Resources, Oil & Gas, Construction & Real Estate”.
Fabbri insiste sul fatto che le aziende oggi si muovono in mercati sempre più interconnessi, dove il rischio corre veloce quanto l’innovazione: “Ci proponiamo di affiancare nuovi clienti in ambiti complessi e ad alta specializzazione con soluzioni assicurative e di risk management all’avanguardia”.
A prendere in mano la nuova divisione Natural Resources è Sara Colombo, professionista con una lunga storia nel settore. Colombo fotografa un mondo energetico in rapidissima evoluzione, dove tutto si intreccia: transizione green, digitalizzazione, investimenti, nuovi rischi. “Nel settore delle Natural Resources, che include Oil & Gas, la transizione energetica, accelerata dagli obiettivi europei e nazionali, si intreccia con la rivoluzione digitale, creando nuove sfide e opportunità.”
L’Italia, ricorda, parte da un mix energetico ancora molto dipendente dal gas, con tutte le implicazioni che questo comporta per l’industria. Intanto, però, le rinnovabili stanno correndo più che mai: nel 2025 la capacità installata è salita di oltre il 50%, trainata dal fotovoltaico. E poi c’è l’altro grande tema: i data center. Queste infrastrutture divorano energia e ne richiederanno sempre di più. Colombo porta un dato che fa riflettere: la capacità installata potrebbe triplicare entro il 2030, con Milano già oggi al centro di un ecosistema in pieno fermento. In questo quadro, i sistemi di accumulo diventano fondamentali. “La loro diffusione non è più una semplice opzione, ma una necessità.” È qui che nasce la sinergia tra energia, tecnologia e gestione del rischio. “La nostra sfida è affiancare le imprese che vogliono fare la differenza e intendono dotarsi di servizi di gestione dei rischi per raggiungere questi obiettivi.”
Per la divisione Oil & Gas, la responsabilità passa a Francesca Riccadonna, anche lei con un lungo percorso nel settore. Il comparto, osserva, è in piena trasformazione: digitalizzazione, normative sempre più stringenti, sostenibilità e nuovi modelli di business. “Chi saprà investire in innovazione, efficienza e trasparenza avrà un vantaggio competitivo in un mercato sempre più orientato verso modelli circolari e criteri ESG.” Riccadonna cita temi ormai centrali per il futuro di questo settore: decarbonizzazione, tecnologie CCUS, idrogeno, smantellamento degli asset obsoleti. Sfide complesse, che richiedono coperture assicurative sofisticate e capacità di leggere il rischio in modo nuovo. “Noi vogliamo supportare le imprese che intendono accettare queste sfide facendo fronte alla pressione normativa e alla volatilità dei mercati”.
A chiudere il quadro, la nuova divisione Construction & Real Estate guidata da Paolo Bosisio, un comparto che nel gruppo Lockton può contare su cinquant’anni di esperienza a livello internazionale. Bosisio conosce bene la complessità di questo settore: costruzioni, infrastrutture, logistica, riqualificazione urbana. E conosce altrettanto bene i suoi rischi, tecnici e finanziari. “La sfida in questo settore è gestire i rischi tecnici e finanziari, supportare il trasferimento assicurativo per le grandi infrastrutture, migliorare la bancabilità dei progetti e supportare la realizzazione di interventi che generano valore sostenibile per il territorio”.
Gli investimenti in data center e nella logistica dovrebbero continuare a sostenere il mercato, mentre altri segmenti – come le ristrutturazioni residenziali – potrebbero rallentare. In un contesto così incerto, sottolinea Bosisio, la consulenza assicurativa diventa cruciale per proteggere progetti, imprese e investitori.
In definitiva, la scelta di Lockton P.L. Ferrari di aprire nuove divisioni non è solo un passo di crescita aziendale, ma una presa di posizione precisa: accompagnare settori che stanno cambiando rapidamente e che hanno bisogno di partner capaci di leggere il futuro, non solo il presente. Una sfida impegnativa, certo, ma anche un’opportunità per portare nel mercato italiano un approccio assicurativo più moderno, più specialistico e, soprattutto, più vicino alle trasformazioni in corso.