L’authority inglese Financial Conduct Authority ha acceso i fari sull’utilizzo dei big data da parte delle compagnie di assicurazioni. In particolare, l’authority sta studiando il crescente impatto dei big data sui servizi finanziari.
Il dirigente della FCA, Christopher Woolard, ha anticipato alla stampa inglese che l’authority “ha iniziato a lavorare sui big data, cercando di capire meglio come le compagnie di assicurazioni utilizzano i dati e la sua evoluzione nel futuro”. Per condurre a termine nel modo più esaustivo questa analisi l’authority sta coinvolgendo le imprese, le associazioni di consumatori e le varie parti interessate. I big data potrebbero infatti in un prossimo futuro essere utilizzati anche per gli scopi più vari, come ad esempio per comprendere l’orientamento politico dei vari soggetti.
“Siamo molto interessati a confrontarci con assicuratori e consumatori in modo da avere in mano più informazioni possibili per per capire il modo in cui i big data impattano sulle decisioni delle imprese e, a cascata, comprendere gli effetti prodotti sui consumatori. Pensiamo di concludere e pubblicare lo studio entro la fine del primo semestre 2016”.