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“Speriamo che agli annunci segua rapidamente l'illustrazione di un progetto industriale convincente che definisca il ruolo e le prospettive occupazionali dei lavoratori nella nuova azienda”.
Così Giulio Romani, Segretario generale First Cisl, commenta le indiscrezioni relative all'ormai imminente fusione tra Banco Popolare e BPM.
“Ad oggi le sole voci circolanti che non ci permettono di esprimere un giudizio compiuto” - continua Romani – “sono quelle, peraltro premature e inopportune, riguardanti la definizione di accordi sulle posizioni manageriali. Se la fusione, più volte annunciata, dovesse realizzarsi saranno le assemblee, a partire da quella di BPM, a doversi esprimere. Per fare ciò” - sottolinea Romani – “dovranno essere portate conoscenza di tutti gli elementi del progetto e, in particolare, delle motivazioni per cui lo stesso è stato preferito ad altre soluzioni, ugualmente percorribili”.
“A questo proposito” - conclude Romani – “sarebbe stato utile che tutte le offerte in campo venissero rese note in modo trasparente, affinché gli stakeholder le potessero vagliare e comparare. Allo stato, quindi, diversamente da quanto riportato da alcuni organi di stampa, non intendiamo esprimere alcun parere aprioristicamente contrario o favorevolie, riservandoci di valutare per quanto attiene al nostro ruolo i progetti nel momento in cui ci verranno prospettati compiutamente”.