Sace ha diffuso un nuovo documento dal titolo "Il rallentamento cinese: non tutti i mali vengono per nuocere", che esplora le opportunità che si aprono, grazie al nuovo paradigma di crescita cinese, in diversi mercati latinoamericani e italiani.
In particolare:
- Il rallentamento della Cina (Pil a +6,9% nel 2015) va visto nell’ottica di un riequilibrio della struttura economica del gigante asiatico, che in futuro sarà sempre più orientata sui consumi, meno su export e investimenti.
- Un simile aggiustamento ha impatto sull’economia globale, in particolar modo su alcune economie dell’America Latina, che subiscono una flessione delle proprie esportazioni di commodity.
- Gli effetti non sono però uguali per tutti: il ribilanciamento cinese può rappresentare un vantaggio per i Paesi esportatori di quei prodotti - agroalimentari in primis - la cui domanda proveniente dal mercato cinese è, invece, prevista in forte accelerazione.
- Tra i beneficiari ci sono non solo alcuni paesi dell’America Latina ma anche l’Italia. Le imprese italiane potranno cogliere due opportunità: (i) sfruttare l’evoluzione delle abitudini alimentari della popolazione cinese esportando beni alimentari lavorati di alta qualità nel Paese; (ii) fornire macchinari per la lavorazione delle materie prime agricole ai Paesi latinoamericani, utili a incrementare la produzione di quei beni della terra (materie prime e semilavorati) che, in prospettiva, potrebbero essere appetibili nel mercato cinese.
In allegato il documento completo
Allegato | Dimensione |
---|---|
Focus sul rallentamento cinese | 1.05 MB |