Cina
Diverse città cinesi, per spingere gli ultra-sessantenni a vaccinarsi contro Covid-19, hanno messo in campo un’assicurazione gratuita che paga fino a 500mila yuan (circa 70mila euro) in caso di eventi avversi causati dal vaccino.
Arrivato il via libera dal Regulator locale, “Allianz China Life” è la prima compagnia assicuratrice Vita con azionariato totalmente straniero a poter operare in Cina.
Il 3 settembre l’autorità di vigilanza bancaria e assicurativa cinese (CBIRC) ha pubblicato una bozza di linee guida che hanno l’obiettivo di migliorare la sua attività di regolamentazione sulle compagnie e sui gruppi assicurativi per prevenire i rischi finanziari mentre gli sforzi della seconda economia a livello globale sono tutti concentrati nella fase di ripartenza post-pandemia.
Secondo i dati comunicati dal National Healthcare Security Administration e dal ministero degli affari civili cinese, sono circa 134 milioni i cittadini che hanno un’assicurazione Long Term Care. È questo il risultato del programma pilota attivato in 49 città della Cina.
Allianz Insurance Asset Management (Allianz China IAMC) ha ricevuto la licenza per operare in Cina dalla China Banking and Insurance Regulatory Commission (CBIRC), divenendo la prima società di asset management assicurativo ad azionariato interamente straniero autorizzata nel Paese, con un capitale registrato di 100 milioni di renminbi (RMB) e quartier generale a Pechino.
Il governo cinese prosegue nella sua opera per migliorare l’accesso al mercato finanziario degli investitori stranieri.
Il governo cinese ha in programma la cessione del 98,7% delle quote detenute in Dajia Insurance Group, rinnuova entità nata sulle spoglie di Anbang Insurance Group, per un ammontare di circa 5,2 miliardi di dollari, secondo quanto riportato dall’agenzia Reuters.
In base ai dati analizzati dal regulator cinese “China Banking and Insurance Regulatory Commission”, emerge una crescita dei reclami effettuati dai clienti nei confronti delle compagnie assicurative, arrivando alla fine del primo trimestre a un totale di 37.892 casi.
Il gruppo Allianz ha presentato l’edizione 2021 del tradizionale “Global Insurance Report”, che analizza i mercati assicurativi di tutto il mondo. I risultati dell’ultima edizione ci dicono che l’industria assicurativa è stata colpita in maniera tutto sommato leggera dall’emergenza sanitaria. Infatti, nel 2020, la raccolta premi globale è diminuita soltanto del 2,1%.
Nel corso del primo trimestre dell’anno, la raccolta premi del settore assicurativo cinese ha segnato un incremento del 7,8% su base annua, a 278,2 miliardi di dollari. È quanto ha comunicato al mercato nei giorni scorsi la China Banking and Insurance Regulatory Commission, regulator del settore finanziario.
Ping An Insurance Company of China ha annunciato i risultati finanziari del primo trimestre, durante il quale ha registrato un miglioramento dell’utile netto del 4,5% su base annua a circa 4,2 miliardi di dollari, mentre l’utile operativo segna un +8,9% rispetto al primo trimestre dell’anno scorso a 1,8 milioni di dollari.
Il settore delle assicurazioni property online in Cina ha registrato un calo degli utili nel 2020, secondo i dati comunicati dalla Insurance Association of China.
Con la Cina ormai prossima a diventare il più grande mercato assicurativo del mondo, l’apertura alla concorrenza degli assicuratori stranieri dovrebbe avvantaggiare principalmente i player nazionali, afferma GlobalData.
I fondi di assicurazione sanitaria cinese hanno coperto più di 1,6 miliardi di yuan (247,5 milioni di dollari) di spese mediche nel 2020 per i pazienti Covid-19 positivi. I dati sono stati comunicati dalla National Healthcare Security Administration cinese.
Un nuovo rapporto di Swiss Re ha identificato l’assicurazione sanitaria come il principale driver di crescita a breve termine per gli assicuratori non vita che operano in Cina.