Cina
I fondi di assicurazione sanitaria cinese hanno coperto più di 1,6 miliardi di yuan (247,5 milioni di dollari) di spese mediche nel 2020 per i pazienti Covid-19 positivi. I dati sono stati comunicati dalla National Healthcare Security Administration cinese.
Un nuovo rapporto di Swiss Re ha identificato l’assicurazione sanitaria come il principale driver di crescita a breve termine per gli assicuratori non vita che operano in Cina.
L’apertura dei confini cinesi alle società straniere ha permesso, dal 2018 a oggi, l’arrivo di circa 100 controllate di banche e assicurazioni estere.
Ping An Insurance (Group) Company of China, Ltd. ha registrato un calo del 28,2% dell’utile netto nel primo semestre 2020, a 9 miliardi di dollari, mentre l’utile operativo è aumentato dell’1,2% su base annua raggiungendo i 10,8 miliardi di dollari.
Nove istituzioni finanziare cinesi tra banche e assicurazioni agiranno per un anno sotto il controllo dello Stato. La decisione della China Banking and Insurance Regulatory Commission è stata presa con l’obiettivo di proteggere gli interessi degli investitori e scongiurare rischi finanziari sistemici.
Il rallentamento dell’attività economica a causa della pandemia limiterà la crescita delle attività assicurative cinesi nel comparto “non vita”. È quanto sostiene l’agenzia internazionale Fitch Rating, osservando che è probabile assistere a una limitata crescita dei premi nel segmento auto, visti i numero poco lusinghieri delle vendite di veicoli. Rimane inoltre una certa incertezza sul lancio di nuove iniziative normative finalizzate a sostenere la vendite di nuovi veicoli che, se fossero finalizzate, potrebbe aumentare drasticamente la domanda di polizze assicurative auto.
Attraverso un post sulla pagina LinkedIn, Generali informa che la controllata Generali China Insurance ha messo a punto un nuovo prodotto che prevede la copertura Covid-19 (Death & Disablement, Allowance Cash) mirato per i dipendenti delle PMI che lavorano in Cina. Grazie alla collaborazione del partner online Nanyan InsureTech, la polizza è stata sviluppata e lanciata sul mercato in sole 72 ore.
Come anticipato da AsefiBrokers, Allianz China Holding, società interamente posseduta dal gruppo assicurativo Allianz, inizierà ad operare a Shanghai a partire dal prossimo giovedì 16 gennaio, con un capitale sociale di circa 392 milioni di dollari.
Il Regulator del mercato cinese CBIRC sta mettendo a punto un sistema di classificazione per gli intermediari assicurativi che dovrebbe essere introdotto nel corso del 2020.
La Cina rileva la crescente presenza di assicurazioni e banche straniere sul mercato locale.
Il gruppo britannico Aviva manterrà la sua presenza a Singapore e continuerà a sviluppare l’attività assicurativa sul mercato cinese. Aviva spazza via le speculazioni delle ultime ore che annunciavano per imminente la vendita delle operazioni a Singapore e del business asiatico che avrebbe permesso di incassare almeno 3 miliardi di dollari.
Le compagnie di assicurazioni cinesi continuano a crescere. Secondo i dati resi noti dalla Commissione di Regolamentazione Bancaria e Assicurativa della Cina, nei primi nove mesi dell’anno il totale delle attività ha raggiunto circa 2.860 miliardi di dollari, per un incremento dell’8,9% dall’inizio dell’anno.
Sarà Allianz la prima compagnia di assicurazioni interamente straniera operante in Cina, la seconda maggiore economia mondiale.
Niente più tour de force per i turisti cinesi nel nostro Paese. Il mordi e fuggi al solo scopo di toccare le più rinomate città italiane sembra essere arrivato al tramonto.
La Cina ha deciso di aprire ulteriormente il settore assicurativo e quello bancario agli investitori esteri.