Cina
I premi raccolti dagli assicuratori cinesi durante i primi sette mesi dell’anno sono diminuiti del 2,4% a 360 miliardi di dollari, secondo i dati diffusi dall’authority locale, China Banking and Insurance Regulatory Commission (CBIRC).
La Cina è attualmente fra i primi quattro mercati assicurativi a livello mondiale, secondo quanto ha detto il Ceo di Swiss Re, Christian Mumenthaler in una recente intervista.
Il settore assicurativo cinese ha registrato un calo di quasi il 6% della raccolta premi a 286 miliardi di dollari tra gennaio e maggio 2018.
La start-up cinese WeDoctor, nata nel 2010 pensa in grande e vuole diventare la Amazon dell’assistenza sanitaria. Dopo aver ricevuto finanziamenti per 500 milioni di dollari solo un paio di mesi fa, la succursale del Gruppo assicurativo di Hong Kong, AIA Company Ltd. è diventata oggi una società del valore di 5,5 miliardi di dollari e opera attraverso quattro unit con focus su sanità, cloud, assicurazioni e prodotti farmaceutici.
JLT Insurance Brokers ha ottenuto dal regulator cinese Banking Insurance Regulatory Commission (CBIRC) l’autorizzazione a negoziare tutte le attività assicurative sul mercato cinese, che arriva in seguito alla recente decisione del governo cinese di ampliare ulteriormente il mercato agli operatori stranieri.
Wu Xiaohui, 51 anni, ex presidente del colosso assicurativo cinese Anbang è stato condannato a 18 anni di carcere per una frode da 12 miliardi di dollari connessa con il finanziamento del gruppo. “Wu ha gravemente danneggiato la sicurezza degli investitori e la sicurezza finanziaria nazionale”, si legge tra le motivazioni della sentenza del tribunale cinese.
Il governo cinese salva il terzo assicuratore del paese Anbang, Insurance Group, il colosso assicurativo cinese titolare dell'hotel icona Waldorf Astoria di New York e in rapporti con la famiglia di Donald Trump, con un iniezione di capitale fino a 7,9 miliardi di dollari.
Coface sottolinea il parallelismo tra le strategie di investimento di Cina e Giappone che potrebbe diventare un cattivo auspicio per le imprese giapponesi, nonostante il vantaggio competitivo dei “primi arrivati” in termini di investimenti.
Nella regione Asia-Pacifico è nata una concorrenza tra Cina e Giappone a livello commerciale e negli investimenti. È quanto emerge dal recente report di Coface “Lo scontro dei titani: la crescita della Cina alimenta la concorrenza con gli interessi giapponesi in Asia”, con il Giappone che conserva la sua superiorità in termini di investimenti, mentre la Cina diventa leader del commercio.
Sarà anche vero che la crescita economica cinese ha subito un deciso rallentamento, ma questo non significa che tutti i settori abbiano smesso di correre a ritmi più veloci rispetto al resto del mondo.
Il gruppo assicurativo cinese Fosun sarebbe pronta ad acquisire la principale compagnia di assicurazioni della Grecia, Ethniki, se non dovesse andare in porto l’attuale offerta di acquisizione avanzata dalla società di servizi finanziari olandese, Exin Group.
Ping An Insurance, secondo assicuratore vita cinese, ha chiuso il 2017 superando anche le più ottimistiche delle previsioni, con un utile netto in miglioramento del 43% a 14 miliardi di dollari, rispetto ai 9,7 miliardi dell’anno precedente.
Il mercato assicurativo cinese ha chiuso il 2017 con una raccolta premi complessiva di oltre 580 miliardi di dollari, per un incremento annuo del 18,1%, secondo quanto comunicato dalla China Insurance Regulatory Commission (CIRC).
Anbang, le seconda più grande compagnia cinese si trova in una situazione molto delicata, dopo la condanna subita dall’ex numero uno per reati economici, con la compagnia sospettata di aver intessuto attività illegali e a rischio insolvenza.
Prospettive positive per il mercato assicurativo cinese atteso anche quest’anno a proseguire un processo di crescita senza ostacoli, spinto anche dalle nuove regole sui prodotti vita di breve periodo e dall’incremento del comparto danni non auto.