
Standard & Poor’s Global Ratings (S&P) in un recente report ha analizzato la situazione finanziaria delle compagnie assicurative europee.
Il tracollo dei tassi di interesse registrato nel 2016 infatti ha messo molte imprese in difficoltà, ponendole di fronte alla necessità di sostenere le performance aziendali con investimenti profittevoli. Questa esigenza va a sommarsi però con la crisi del mercato dei capitali, che negli ultimi mesi ha assistito a un notevole crollo dei rating. L’affidabilità complessiva degli asset non è dunque ai massimi storici.
Il report tuttavia ha delineato un quadro piuttosto stabile in tutto il continente, sottolineando come le compagnie sono state in grado di mantenersi salde dal punto di vista dei capitali, mixando gli investimenti strategici in modo che garantissero sicurezza al business e un quadro stabile dal punto di vista dell’affidabilità degli asset.
L’indagine ha preso in esame compagnie di Property & Casualty, assicurazioni vita e riassicurazioni del Regno Unito, Francia, Paesi Bassi, Germania, Scandinavia, Belgio, Spagna e Italia.
La ponderazione dei rischi
Stando al report gli assicuratori dovrebbero scegliere gli investimenti non solo sulla base del ritorno economico, ma anche della rischiosità. Questo parametro infatti deve essere coerente con il profilo delle polizze e dei prodotti venduti, ovvero dei rischi che la compagnia ha accettato di coprire. Inoltre è necessario attenersi alle leggi specifiche del settore – come Solvency II – che impongono il rispetto di alcuni parametri di solvibilità.
Secondo S&P comunque, nonostante il quadro di incertezze che caratterizzano il mercato europeo, le compagnie sono state in grado di mantenere un’alta qualità dei crediti nei loro portafogli obbligazionari per un arco temporale di almeno tre anni.
La previsione per il futuro è che gli assicuratori privilegeranno strategie di investimento “leggere” invece che asset ad alto rischio.
Si legge nel report: “Soprattutto nel comparto P&C, le compagnie presteranno una particolare attenzione alla qualità degli investimenti, effettuandoli con prudenza e cercando di valutare le situazioni che garantiscono un ritorno sicuro. Inoltre cercheranno anche di ridurre i costi del management e delle acquisizioni, sviluppando capacità di networking avanzate e investendo sulla specializzazione digitale”.