Nel 2016 la ricchezza finanziaria delle famiglie italiane è risultata in aumento dell’1,3% rispetto all’anno precedente, raggiungendo i 3.239,8 miliardi di euro, ovvero 41,1 miliardi in più sul 2015.
Il totale delle attività ammonta a 4.168 miliardi (+1,2% rispetto al 2015), a cui vanno sottratte le passività che ammontano a 928,2 (+1,1%).
I dati sono stati elaborati da Adnkronos sulla base dei dati contenuti nell’ultima relazione annuale della Banca d’Italia.
Depositi bancari, assicurazioni e fondi pensione sono i principali punti di raccolta scelti dagli italiani. Le consistenze sono cresciute complessivamente di 171,1 miliardi (+6,3%), mentre obbligazioni e azioni hanno visto diminuire il loro appeal (-120,3 mld e -8,6%).
Le famiglie nel 2016 hanno concentrato la ricchezza verso i depositi bancari, che da soli rappresentano oltre un terzo delle attività, con 1.143,7 miliardi (+4% rispetto al 2015). Anche le assicurazioni e fondi pensione (compreso il tfr) crescono, arrivando a 953 miliardi (+10,2%). In aumento, inoltre, i crediti commerciali, conti correnti bancoposta e contante, che hanno raggiunto quota 312,1 miliardi di euro (+5%). Ultimo segno positivo interessa le quote di fondi comuni, che sono arrivate a 480 miliardi (+5%).
Diminuiscono, invece, le consistenze dei titoli obbligazionari, arrivando a 362,3 miliardi (-18%). In contrazione anche azioni e partecipazioni, a 953 miliardi (-4,2%). Passando alle passività, si registra il calo dei debiti a breve termine a 54,2 miliardi (-6%) e l’incremento dei debiti a medio e lungo termine a 643,7 miliardi (+1,4%). Crescono anche le altre passività (debiti commerciali, fondi di quiescenza e altre partite minori), arrivando a 230,4 miliardi (+2%).