
La catastrofe naturale più grave al mondo dal punto di vista economico della prima metà dell’anno si è verificata in Cina, dove dalla metà giugno si sono verificate diverse inondazioni del fiume Yangtze che hanno distrutto o lesionato almeno 410.000 edifici, messo fuori uso diverse infrastrutture e distrutto gran parte delle coltivazioni dell’area.
È quanto sostiene il team di modellazione degli eventi catastrofali Impact Forecasting di Aon Benfield nel report “Global Catastrophe Recap: First Half of 2017”, dove i danni economici delle inondazioni sono stimati in oltre 6,4 miliardi di dollari. Secondo il report le perdite economiche complessive delle catastrofi naturali ammontano alla fine del primo semestre a 53 miliardi di dollari, che in termini percentuali significa un buon -56% rispetto alla media di 122 miliardi degli ultimi dieci anni, mentre le perdite assicurate sono state stimate in 22 miliardi di dollari, ovvero il 35% in meno rispetto alla media dell’ultimo decennio (34 miliardi).
Alla fine dei primi sei mesi dell’anno gli eventi naturali hanno provocato 2.782 vittime che rappresenta il dato più basso dal 1986 a oggi, con le inondazioni dello Yangtze ad aver provocato almeno 1.806 vittime.