AIR Worldwide, società specializzata nella realizzazione di modelli predittivi delle catastrofi naturali, ha stimato tra 726 milioni e 2 miliardi di dollari il valore dei danni assicurati provocati dal terremoto di magnitudo 7,1 che ha colpito il Messico.
Il calcolo tiene conto dei danni susseguenti alle scosse e, considerato il basso tasso di penetrazione assicurativa, la società di Boston sottolinea la situazione di grande incertezza sul conto esatto che gli assicuratori dovranno pagare, mentre le perdite economiche complessive saranno di molto superiori al valore dei danni assicurati.
L’epicentro del terremoto è stato localizzato nel Messico centrale, circa 75 miglia a sud-est di Città del Messico, dove sono stati riportati danni notevoli, oltre alle centinaia di vittime. La maggior parte degli edifici residenziali del Messico sono costruzioni del tipo “muratura non rinforzata”, che è la tipologia di immobile più vulnerabile al sisma, mentre gli edifici commerciali sono prevalentemente costruiti in muratura ingegnerizzata, più resistente alle scosse di terremoto.