Si diradano le nubi e il cielo si fa sereno per Unipol che corre ormai senza rivali verso l’integrazione con il gruppo Fondiaria Sai. Ad aprire definitivamente lo spazio per costruire l’operazione ci ha pensato il passo indietro effettuato dal fondo Clessidra che nei giorni scorsi aveva presentato l’altra offerta non vincolante su Premafin. Una rinuncia forse anche indotta dai grandi creditori del gruppo Ligresti, Unicredit e Mediobanca, che avrebbero espresso il loro favore per una soluzione industriale piuttosto che finanziaria.
Unipol dovrebbe inizialmente entrare nel capitale di Fondiaria Sai e, quindi, procedere con l’integrazione. Il primo obiettivo sarebbe l’acquisto del 50% del capitale detenuto dalla famiglia Ligresti in Premafin e per farlo i bolognesi lancerebbero un aumento di capitale per rafforzarsi dal punto di vista della solidità patrimoniale (come chiesto dall’Isvap). In seguito Unipol lancerebbe un’Opa obbligatoria sul capitale restante. L’offerta non riguarderà probabilmente i titoli Fondiaria Sai e Milano Assicurazioni. Dopo aver preso il controllo di Premafin (che ora detiene il 35% di FonSai), Unipol sottoscriverà l’aumento di capitale pro-quota da massimo 750 milioni di euro quindi si effettuerà la fusione tra Unipol, Premafin e Fondiaria Sai.