
Brutta storia a Ciliverghe di Mazzano dove la sezione degli Alpini si è vista recapitare una richiesta di risarcimento da 15 mila euro da parte dei genitori di un bambino che si era rotto una gamba giocando nel parco giochi al fianco della sede. Un problema per la sezione locale delle penne nere che hanno rischiato la bancarotta dopo aver incassato un primo no dal loro assicuratore.
Infatti, secondo la ricostruzione del Giornale di Brescia, Zurich aveva in un primo momento sostenuto di non dover procedere al rimborso in base alla formulazione del contratto sottoscritto, in quanto il fatto non rientrerebbe nelle attività “svolte quotidianamente dagli Alpini, anche se titolari dell’area”.
La vicenda risale ai primi di giugno del 2013: mentre i grandi stanno mangiando lo spiedo, i piccoli sono a giocare al parco. Tra di loro anche il bimbo di 5 anni che si troverà irrimediabilmente incastrato nelle lamiere della giostrina che improvvisamente si rompe. Cede il pianale e il bambino si rompe la tibia.
Ci sono altri bambini sulla giostra, ma per fortuna nessuno si fa male. Passata la paura, la convalescenza e la riabilitazione, i genitori del bambino pretendono il doveroso risarcimento e fanno causa al gruppo Alpini di Ciliverghe che non è in possesso dei 15 mila euro riichiesti.
Dopo il primo no della compagnia assicuratrice della sezione locale degli Alpini sono scesi in campo gli avvocati in punta di cavilli a cercare una soluzione. A sbrogliare la matassa ci pensa alla fine la stessa Zurich riconoscendo la natura dell’infortunio e avviando le procedure di rimborso.