
I millennials temono le truffe online per i loro genitori ma non li aiutano. Secondo una nuova indagine condotta da Kaspersky, un quarto (25%) dei “millennials” europei (il 19%, degli italiani) coinvolti cerca di evitare i famigliari che sembrano aver bisogno di un aiuto dal punto di vista tecnologico.
Le nuove generazioni si trovano a dover affrontare diverse sfide: cercare di comprare una casa, formare una famiglia o fare passi avanti nella carriera. Una serie di preoccupazioni che si affastellano in un contesto di grande fragilità. Facile quindi pensare a un atteggiamento di distacco verso le richieste di aiuto dei più anziani della famiglia alle prese con i nuovi device tecnologici.
Gli esperti di Kaspersky sostengono che 1 giovane su 7 teme che i genitori possano finire tra le vittime di truffe digitali quando loro non sono pronti ad aiutarli, mentre più della metà (55%) ammette di sentirsi in dovere nell’offrire un supporto tecnologico ai famigliari più anziani. Questa percentuale per l’Italia tocca il 51%.
“Le generazioni più adulte hanno intenzione di proteggersi dal punto di vista tecnologico senza ricorrere ad alcun aiuto esterno, ma non possiedono le conoscenze di base. È un tema con il quale non hanno familiarità e sul quale circolano storie di cronaca piuttosto negative, che alimentano la paura; proprio per questo preferiscono avere al loro fianco le persone di cui si fidano. Questa è la causa per cui una richiesta che inizia con “Mi potresti…?” è diventata comune in tutte le case del mondo. Anche se molti “millennials” trovano queste pretese frustranti, molti di loro si sentono obbligati ad aiutare tecnologicamente i membri della propria famiglia. È quindi necessaria una soluzione a lungo termine”,ha commentato Morten Lehn, General Manager Italy di Kaspersky.
Oggi si fa troppo affidamento sui “millennials”, già estremamente impegnati con le loro vite, per dare un supporto dal punto di vista tecnologico ai famigliari meno esperti; questa condizione si riflette sulle relazioni in generale e ha anche un impatto sulle scelte di acquisto dei più giovani. Quasi un terzo di loro (30% in Europa e 28% per il campione italiano) ha dichiarato di non acquistare regali tecnologici per i propri parenti meno giovani per evitare di doversi occupare del loro settaggio.