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I servizi delle pubbliche amministrazioni centrali e locali a cittadini e imprese presentano un divario sempre più accentuato tra Nord e Sud del Paese. È questo il dato che emerge dalla Relazione 2019 al Parlamento e al Governo sui livelli e la qualità dei servizi offerti dalle Pubbliche amministrazioni centrali e locali a imprese e cittadini, realizzata dal Cnel.
Il costo maggiore che pesa su cittadini e imprese riguarda i servizi amministrativi (205 euro pro capite, con un aumento del +0,6%), i servizi legati all’istruzione impegnano mediamente 681 euro per ciascun residente sui bilanci degli enti comunali, i servizi del sociale costano 77 euro pro capite (-1%). Il dato più critico è rappresentato è rappresentato però dagli asili nido, che - tranne pochi casi virtuosi - sono ancora sottodimensionati rispetto alle reali esigenze delle famiglie e vedono diminuire gli investimenti, rappresentando anche uno dei maggiori ostacoli alla conciliazione dei tempi di vita e lavoro delle donne.