Nel secondo trimestre dell’anno il Pil del nostro Paese registrerà, secondo il Centro Studi di Confindustria un crollo dell’8%, riportando indietro le lancette del tempo a 40 anni fa. Un’eredità pesantissima quella del coronavirus, che richiede un grande sforzo per sostenere adeguatamente imprese e famiglie; l’alternativa è un impoverimento generale e duraturo che riporterà i livelli di ricchezza indietro al 1980.
“La variazione acquisita della produzione industriale nel secondo trimestre è di -40% anche se per i prossimi mesi, quando è attesa una modesta ripresa della domanda, c’è da attendersi un forte rimbalzo congiunturale dell’attività”, sostiene il Centro Studi di Confindustria osservando come “anche tenendo conto di una dinamica positiva in maggio e giugno, la produzione nel secondo trimestre è attesa diminuire a un ritmo più che doppio rispetto a quello registrato nel primo”.