Tutti coloro che avevano prenotato un viaggio andato in fumo a causa del Covid-19 hanno diritto ad avere indietro il denaro speso. Niente voucher a scadenza o proposte di cambio data, ma l’intero importo versato, se richiesto dal cliente.
È quanto ha stabilito la Commissione Europea, imponendo una regola invocata dall’associazione di tutela dei consumatori Konsumer Italia, il cui presidente, Fabrizio Premuti, dichiara: “Una decisione centrale che contribuisce a dare forza a quella che già da tempo era la nostra posizione. Impensabile far perdere il denaro a migliaia di consumatori per un’emergenza sanitaria di cui non hanno assolutamente colpa. Altresì, gli accadimenti di questi mesi potrebbero rendere superfluo il viaggio, pensiamo a chi ha perso il lavoro, a chi ha dovuto annullare le nozze, a chi si è ammalato o ha perso un congiunto partecipante al viaggio. Sono spesso viaggi costati migliaia se non decine di migliaia di euro, somme che in tempo di emergenza oggi potrebbero essere utili per vivere. Ha sbagliato il governo a lasciare che il gioco fosse deciso dai soli vettori e tour operator, andava organizzato un confronto per una soluzione condivisa”.