ITAS Mutua raggiunge il traguardo dei 200 anni. La più antica compagnia italiana rivendica orgogliosamente la fedeltà alla mission che l’accompagna fin dal 1821: prendersi cura delle persone, reinvestendo in progetti a sostegno della comunità e del territorio.
“ITAS ha saputo preservare e sviluppare nel corso degli anni l’impronta mutualistica e solidaristica che ne aveva caratterizzato le origini. Coniugando centralità delle persone, imprenditorialità e bene comune, ITAS è stata in grado di attraversare con successo diverse epoche storiche”. Questa la lettera di saluto che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha inviato alla Compagnia per i suoi 200 anni di storia.
L’ambiente, il luogo in cui ITAS ha avuto origine è stato il naturale incubatore della sua matrice mutualistica: nacque principalmente con l’obiettivo di proteggere le comunità trentine dagli incendi, sviluppando con forza tra le persone il principio di condivisione di un rischio individuale per mitigare l’impatto collettivo.
“La nostra storia di successo è stata costruita in 200 anni da coloro che hanno messo l’interesse della Mutua davanti al proprio e che l’hanno convintamente difesa” spiega Giuseppe Consoli, presidente ITAS. “Forti del nostro passato bicentenario, dobbiamo pensare a come possiamo essere innovativi, comunità di persone titolate di un progetto che ha come obiettivo i prossimi 200 anni e la divulgazione di un modello di gestione quasi unico nel settore assicurativo, ma ancora attuale, moderno ed accattivante. Nei prossimi mesi vivremo il più grande processo di innovazione radicale della nostra Nazione, consistenti investimenti rischiano di essere oggetto di attenzioni e di speculazioni e noi che rappresentiamo un modello di democrazia partecipata, possiamo costituire quella garanzia necessaria per tradurre i progetti in fatti, per orientare nella giusta direzione investimenti e progettualità. Mutualità e ripresa possono diventare un binomio economicamente e socialmente inscindibile”.
Oggi la compagnia offre molteplici garanzie con prodotti che possono tutelare i soci assicurati in diversi ambiti, con un’attenzione forte ai nuovi rischi e alle mutate esigenze legate, per esempio, ai cambiamenti climatici o ancora all’assistenza welfare e alla non autosufficienza.
Alessandro Molinari, amministratore delegato e direttore generale ITAS, sottolinea la solidità della Compagnia, che a fine anno si avvia a raggiungere un livello di solvency vicino al 200%, dando qualche anticipazione futura: “Siamo partiti 200 anni fa con la lotta agli incendi e oggi offriamo una vasta possibilità di garanzie. Vogliamo essere sempre più presenti con nuovi prodotti che possano tutelare i nostri soci assicurati anche dalle mutate esigenze legate ai cambiamenti climatici che in questi ultimi anni hanno richiesto una particolare attenzione. L’innovazione e l’uso delle tecnologie rappresentano dei punti di forza importanti per ITAS, così come l’efficientamento dei processi e l’attenzione ai bisogni dei nostri soci. In questo senso stiamo sviluppando ITAS Pay, un sistema di pagamento che permetterà di rateizzare il premio di polizza dando la possibilità di un pagamento mensile anziché annuale”.
Il Gruppo ha chiuso il primo semestre del 2021 con numeri importanti sia sul fronte degli utili generati che del rafforzamento del capitale di vigilanza. Nei primi sei mesi, l’utile di esercizio consolidato ante imposte si è attestato a 50,1 milioni di euro (+15,3% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente). Il patrimonio netto è di 498,5 milioni di euro. Oggi gli iscritti sono 900 mila. I dipendenti, gli agenti e i collaboratori formano una squadra di quasi 6 mila persone.
Carlo Cottarelli, direttore dell'Osservatorio sui Conti Pubblici Italiani, intervenuto all’evento di celebrazione del bicentenario di ITAS, ha approfondito il tema della mutualità all’interno del sistema economico attuale, sottolineando come la solidarietà, anche a livello europeo, sia stata molto forte in questo periodo di pandemia e come il tema del mutualismo sia ormai preso in considerazione anche dai grandi gruppi multinazionali. Questi ultimi non possono vedere come obiettivo solo il profitto nel breve termine ma, dovendo ragionare a lungo termine, è necessario affrontare inevitabilmente anche i temi sociali, ambientali e cooperativistici tipici delle Mutue.
Cottarelli ha sottolineato inoltre il forte rimbalzo dell’economia italiana che si configura più roseo del previsto: “è in atto un cambiamento strutturale positivo, la speranza è che il piano nazionale di ripresa permetta tassi annuali di crescita del 2%”.
La longevità e la solidità economico-finanziaria di ITAS dipendono soprattutto dalla sua particolare natura di mutua che, creata direttamente dagli utenti per proteggersi contro determinati rischi, la rendono un tipo di impresa particolarmente in linea con le esigenze di economia sostenibile attuali, promosse anche dall’Unione Europea e dall’ONU.
Un sentito augurio è arrivato da Maria Bianca Farina, presidente ANIA, che sottolinea come ITAS “costituisca una delle più importanti realtà economiche e finanziare del Paese e apporti tangibili benefici al tessuto economico, alle famiglie, alle persone e allo stesso mercato finanziario. Evolversi mantenendosi fedele ai propri principi originari, unito al forte radicamento al territorio sono caratteristiche che hanno permesso alla Compagnia di raggiungere questo importante compleanno. Il fatto che ITAS operi per i propri soci assicurati dà garanzia di un legame forte e stabile che le permette di guardare più a lungo termine e quindi di offrire un più stabile beneficio per tutti”.
Il duecentesimo anniversario di ITAS è stata l’occasione per effettuare uno speciale annullo filatelico, dopo quello realizzato in luglio in occasione della presentazione del francobollo di Poste Italiane dedicato ai 200 anni della Compagnia come “eccellenza del sistema produttivo ed economico italiano”. Sono stati realizzati inoltre il film-documentario dedicato alla Compagnia e “ITAS 200 – Una storia non comune”, il libro scritto in forma di romanzo che ripercorre fedelmente la storia di ITAS con un ricco apparato iconografico in una forma originale e inedita nel panorama delle monografie d’impresa.