Il gruppo Unipol ha chiuso i primi nove mesi dell’anno con numeri positivi. È infatti cresciuto del 5% l’utile netto che ha raggiunto quota 854 milioni di euro, mentre la raccolta diretta assicurativa è arrivata a 9,8 miliardi di euro, pari a un incremento del 4% su base annua.
I rami Danni sono saliti a 5,9 miliardi (+5,6%), mentre il Vita si è attestato a 4 miliardi (+1,7%).
Il segmento auto è cresciuto dell’1% rispetto all’esercizio precedente, con premi a 2,82 miliardi: Unipol segnala una progressiva ripresa della frequenza dei sinistri rispetto a un 2021 caratterizzato dalle limitazioni alla circolazione delle persone per via della pandemia, accompagnata da una crescita del costo medio dei sinistri conseguente alla pressione dell’inflazione sui costi di riparazione e ai recenti adeguamenti normativi dei valori di riferimento dei danni per microlesioni e danni parentali.
Da segnalare la performance del comparto non auto che ha registrato un miglioramento del 10,4%, con premi a 3 miliardi di euro, risultato al quale hanno contribuito tutti i rami di attività e tutti i canali di vendita.
Le linee di business degli ecosistemi hanno evidenziato performance positive nei nove mesi. In particolare, l’ecosistema Mobility registra, in ambito assicurativo, 3,099 miliardi di raccolta (+2%) e accresce il posizionamento lungo tutta la catena del valore della mobilità, attraverso UnipolRental, la società di noleggio a lungo termine del gruppo, e UnipolMove, il nuovo sistema di telepedaggio che ha già superato i 350.000 dispositivi.
Il combined ratio si attesta al 93,2%, in leggero peggioramento rispetto al 92,8% di un anno fa, mentre il Solvency ratio consolidato è al 197% (dal 214% di fine 2021%).
In base alle informazioni al momento disponibili Unipol conferma, in assenza di eventi attualmente non prevedibili anche legati a un aggravarsi del contesto di riferimento, un andamento reddituale della gestione consolidata per l’anno in corso in linea con gli obiettivi fissati nel Piano Strategico 2022-2024.