Il ministro dell’Ambiente annuncia l’installazione di 21mila colonnine elettriche entro il 2025 per riqualificare la rete di distribuzione del carburante. Gilberto Pichetto Fratin, intervistato da Mf-Milano Finanza ha parlato delle priorità del dicastero, di cui è alla guida dal 22 ottobre 2022, e i principali obiettivi raggiunti in tre mesi di attività.
In particolare, Pichetto Fratin sottolinea come il piano colonnine per la mobilità elettrica lanciato dai due decreti firmati sia cruciale per il Paese: "Con i due decreti che ho appena firmato, verranno installate entro la fine 2025 almeno 7.500 infrastrutture di ricarica super-rapida sulle strade extraurbane, escluse quindi le autostrade, e 13.755 infrastrutture di ricarica veloci nelle città. Il piano non lascia indietro alcuna area del Paese, grazie al grande lavoro fatto dai tecnici del ministero".
Tra le altre misure in arrivo, prosegue, "c’è in fase di finalizzazione un provvedimento che impiega 2,2 miliardi di euro del Pnrr a favore di iniziative private o pubbliche di autoproduzione di energia da fonti rinnovabili. I finanziamenti saranno destinati in particolare ai comuni sotto i cinquemila abitanti. Abbiamo l’obiettivo così di consentire la produzione di energia destinata soprattutto all’autoconsumo delle piccole comunità”.
Il ministro si schiera anche a favore del nucleare: “Il mio parere è che l’Italia dovrà prendere in considerazione anche il nucleare di quarta generazione, che sarà pronto tra 10/15 anni. Ma questo potrà avvenire solo dopo un ampio confronto nel Parlamento”.
Pichetto difende in maniera decisa la scelta di installare i rigassificatori galleggianti di Piombino e Ravenna: “Ci servono entrambi subito, a partire dal 2024, prima Piombino e poi Ravenna, garantiranno ogni anno, ciascuno, 5 miliardi di metri cubi di gas".
Quanto al tetto di 180 euro a Megawattora sul prezzo del gas, secondo Pichetto Fratin, la sua validità non viene meno oggi che i prezzi sono scesi: "I depositi oggi sono pieni all’84% contro il 68% dello scorso anno in questo stesso periodo. L’inverno sino ad oggi mite ci ha consentito di risparmiare molto gas, ma i prezzi attuali sono così bassi anche perché l’Europa ha adottato un accordo sul price cap. Tutto questo ci tornerà utile a partire dalla prossima primavera, quando dovremo ricostituire gli stoccaggi in previsione dell’inverno 23/24".