“Come stai?” è la prima campagna di comunicazione lanciata da pochi giorni da UniSalute che vuole posizionare la nuova identità del brand, che si affaccia con forza al mercato retail della sanità integrativa, forte della leadership consolidata nel settore corporate.
Per la prima volta UniSalute si rivolge direttamente al pubblico, partendo da una domanda semplice, ma essenziale: “Come stai?”. La campagna vuole a questa domanda il valore che merita, illustrando le risposte che UniSalute è in grado di fornire: assistenza in tempi rapidi e soluzioni innovative, grazie a una consulenza altamente specializzata e a una rete di vendita composta dalle migliaia di agenzie assicurative UnipolSai in tutta Italia e da oltre 2.600 filiali bancarie.
Volto dell’iniziativa è Luisa Ranieri, protagonista dello spot TV lanciato il 3 maggio su tutte le principali emittenti nazionali. Diretto da Paolo Genovese, lo spot è il fulcro di una campagna più ampia, sempre incentrata sulla domanda “Come stai?”.
Sempre più spesso, le persone faticano ad accedere in maniera semplice e veloce ai servizi sanitari, con il rischio che molti rinuncino a occuparsi della propria salute. “Come UniSalute, vogliamo rispondere al bisogno di protezione delle persone con soluzioni complete e personalizzabili, servizi efficienti e prodotti creati per agevolare il rapporto con la loro salute e quella dei loro cari, in tutte le fasi della vita”, spiega Giovanna Gigliotti, amministratore delegato di UniSalute e chief life & health officer di UnipolSai Assicurazioni. “Con questa campagna vogliamo arrivare a quante più persone possibile per diffondere un importante messaggio di vicinanza, in un momento in cui è essenziale fornire strumenti integrativi al servizio pubblico.”
La campagna sarà on air con una prima wave fino a fine giugno per essere poi ripresa nella seconda parte dell’anno. La presenza sui media è pianificata sulle principali emittenti televisive e radiofoniche nazionali, sui maggiori quotidiani e periodici nazionali e locali, insieme ad attività out-of-home nelle città di Bologna, Roma e Milano.