“Navigating shifting risks in the insurance industry” è il report pubblicato da McKinsey & Company che analizza le modalità ottimali con cui il settore assicurativo può affrontare, a livello globale, uno scenario di rischi in rapida evoluzione, in particolare quelli legati al clima, all’utilizzo crescente della Gen AI e allo spazio cyber.
Infatti, i player assicurativi sono esposti a una molteplicità di rischi, da quelli finanziari come le fluttuazioni dei tassi di interesse e l'aumento dei livelli di sinistri dovuti anche all’inflazione significativa, a quelli legati ad esempio a fenomeni climatici estremi e all’intelligenza artificiale generativa (Gen AI). Questo scenario incerto ha spinto i leader del settore a una maggiore cautela ma anche ad approcci più innovativi per favorire una crescita sostenibile e redditizia.
Il report di McKinsey si concentra sulle questioni più urgenti e rilevanti che il comparto affronta e dovrà affrontare nei prossimi anni, secondo quanto rilevato da conversazioni con 25 Chief Risk Office di primarie compagnie attive nei rami Vita e Danni.
Dall’analisi delle risposte emerge che l’Intelligenza Artificiale Generativa (Gen AI) è vista come un driver di disruption e un potente strumento per il settore assicurativo.
Il report prevede un aumento della produttività del 10-30% nelle funzioni di Risk & Compliance grazie all’implementazione della Gen AI. Questa tecnologia presenta però anche rischi come problemi di equità, proprietà intellettuale e sicurezza. È essenziale stabilire principi di uso responsabile e una governance robusta per integrare la Gen AI in modo trasparente e responsabile.
Un’opportunità chiave legata alla Gen AI è rappresentata dalla gestione di dati non strutturati. Nonostante gli investimenti strategici in soluzioni di analytics, la qualità dei dati resta una sfida fondamentale per molti player del settore. Questa tecnologia promette di migliorare la qualità e l'accessibilità dei dati, affrontando una delle sfide fondamentali del settore.
Nonostante le potenzialità, la Gen AI introduce però anche nuovi rischi nel settore assicurativo, legati ad esempio all’equità, alla privacy e alla sicurezza. I CRO dovrebbero quindi sviluppare strategie per integrare queste tecnologie salvaguardando allo stesso tempo i valori di trasparenza e responsabilità nell’utilizzo dell’IA.
Il settore sta inoltre affrontando difficoltà nel reclutare talenti adeguati a gestire i rischi legati a tecnologia e dati. Quasi il 60% delle compagnie evidenzia la gestione del rischio tecnologico e dei dati come l'area più critica per l'attrazione di talenti.
Altro tema particolarmente delicato è quello che riguarda gli eventi climatici estremi che stanno influenzando significativamente la redditività del settore. Dal 1980 al 2010, gli Stati Uniti hanno affrontato in media cinque eventi catastrofici naturali (con danni corretti per l'inflazione di $1 miliardo o più) all'anno. Tra il 2011 e il 2022, quel numero è triplicato, arrivando a una media di 15 all'anno. Nel 2023 si sono registrati 28 eventi estremi. Ciò sta portando le Compagnie attive nel ramo Danni a rivedere i propri modelli di business e le strategie di copertura.
Gli investimenti in analisi climatiche avanzate stanno diventando indispensabili per comprendere meglio le esposizioni al rischio climatico e sviluppare strategie di gestione del rischio efficaci. In generale, il 60% delle compagnie nel benchmark di settore analizzato da McKinsey ha riportato un accelerazione degli sforzi sulla gestione del rischio climatico. La maggior parte degli assicuratori ammette però che vi è ampio margine di miglioramento nelle capacità di analisi dei rischi climatici: soltanto un quinto ha riferito di essere in grado di quantificare i rischi climatici in modo soddisfacente o di aver sviluppato una strategia climatica proattiva per gestire l'esposizione a tali rischi in maniera completa e integrata nell'organizzazione.
Il rischio cyber è una priorità strategica crescente, dato l’aumento significativo delle minacce. Le compagnie assicurative devono proteggere grandi quantità di dati sensibili, e le violazioni della sicurezza informatica possono avere gravi conseguenze, tanto finanziarie quanto reputazionali. La sicurezza informatica è diventata un requisito fondamentale, con un'enfasi crescente sulla gestione del rischio cyber e sull'integrazione delle funzioni di Risk & Compliance.
Secondo McKinsey, alla luce delle aree di rischio appena evidenziate, i player del settore assicurativo possono concentrarsi su quattro azioni:
- Rendere più efficiente la gestione del rischio: ridurre i costi migliorando l'efficienza dei processi e chiarendo ruoli e responsabilità, con investimenti selettivi in analisi dei dati e automazione.
- Identificare i rischi emergenti: utilizzare dati e tecnologia per avere una visione chiara e tempestiva dei rischi e delle loro interdipendenze, raccogliendo, aggregando e monitorando i rischi tramite dati aggiornati e utilizzando, collegandoli a un sistema trasparente di gestione del rischio.
- Integrare la gestione delle attività di Risk & Compliance nelle fasi iniziali del processo decisionale:assicurarsi che le funzioni di rischio e conformità siano coinvolte precocemente nel processo decisionale aziendale, specialmente per i rischi emergenti. Questo spostamento permette una cultura decisionale basata sul rischio e un'esecuzione più rapida.
- Migliorare agilità strategica e resilienza: prepararsi per rischi già noti e sviluppare la capacità di adattarsi rapidamente a sfide impreviste, implementando strategie flessibili e framework operativi agili.