
Crollo dei profitti e nuvole all’orizzonte per UnitedHealth, gigante americano dell’assistenza sanitaria, che nel secondo trimestre 2025 ha registrato un netto calo degli utili, scrive il Financial Times, sottolineando come si tratti di un vero campanello d’allarme per un gruppo abituato a surclassare per anni l’S&P 500.
I conti parlano chiaro: 3,4 miliardi di dollari di utili netti, in calo del 19% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con un utile per azione di 3,74 dollari, ben sotto le aspettative degli analisti. "Il primo segno del cambio di rotta", si potrebbe dire, soprattutto perché questi risultati arrivano nel bel mezzo del ritorno di Stephen Hemsley alla guida della società, dopo l’uscita di scena di Andrew Witty, che ha lasciato l’incarico dopo la drastica decisione di ritirare le previsioni finanziarie annuali. Una mossa che ha fatto sprofondare il titolo ai minimi degli ultimi quattro anni, ora in ribasso del 46% da inizio anno. I problemi di UnitedHealth non sono solo contabili: le spese per le richieste di rimborso da parte dei pazienti si sono rivelate ben più alte del previsto, mandando in tilt le stime interne e causando il mancato raggiungimento degli obiettivi nel primo trimestre. A peggiorare la situazione, le indagini del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti, che ora ha aperto un’inchiesta penale sul programma di fatturazione Medicare Advantage, fiore all’occhiello della compagnia. "Ci aspettano fino a 1,6 miliardi di dollari in potenziali costi di risarcimento", ha ammesso la società, riconoscendo l’impatto che queste complicazioni potrebbero avere sui piani futuri. Eppure, UnitedHealth prova a rialzarsi: ha reintrodotto le stime per il 2025, con ricavi previsti tra i 445,5 e i 448 miliardi di dollari e utili netti di almeno 14,65 dollari per azione. Un passo che punta alla stabilità, nella speranza di tornare a crescere nel 2026. Ma per un gruppo che impiega più medici di qualsiasi altro negli Stati Uniti e che ha costruito il proprio modello integrando assicurazione, cure primarie e servizi farmaceutici, il momento è delicato. Il mercato osserva, e il futuro dipenderà dalla capacità di UnitedHealth di rispondere con decisione, trasparenza e una strategia solida che vada oltre la difesa dalle tempeste in corso.