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Rc Auto: il premio medio sale a 645 Euro, Campania sempre la più cara

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Venerdì, 26 Settembre, 2025 - 06:22
Autore: Gillespie

Il panorama assicurativo italiano ad agosto 2025 mostra segnali contrastanti che meritano un'analisi approfondita. Secondo i dati dell'Osservatorio Rc Auto di Facile.it - Assicurazione.it, il premio medio nazionale per assicurare un'automobile si attesta a 645,58 euro, registrando un incremento dell'1,7% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. 

Un dato che interrompe la fase di stabilizzazione dei prezzi osservata nei primi mesi dell'anno e che solleva interrogativi sulla direzione futura del mercato assicurativo.

“Dopo i primi segnali positivi registrati a inizio anno, i premi Rc Auto sono tornati a salire, seppur non in tutta Italia”, ha dichiarato Andrea Ghizzoni, managing director assicurazioni di Facile.it. “L'inflazione, ancora su livelli non trascurabili, sta avendo effetti negativi sulle tariffe, ma è presto per dire se si tratti di una tendenza che proseguirà”. Le parole di Ghizzoni fotografano perfettamente la complessità del momento attuale, dove fattori macroeconomici si intrecciano con dinamiche locali creando un quadro eterogeneo su tutto il territorio nazionale.

La geografia dei prezzi rivela infatti significative differenze territoriali che continuano a caratterizzare il mercato italiano delle assicurazioni auto. L'Abruzzo si distingue negativamente con l'aumento più consistente, registrando un incremento dell'11,6% che porta i premi locali ben al di sopra della media nazionale. Una crescita così marcata solleva questioni sulla sinistrosità della regione e sulle politiche di pricing delle compagnie assicurative in quest'area del Centro Italia.

La Calabria segue con un rialzo del 7%, confermando le difficoltà del Mezzogiorno nel contenere i costi assicurativi. Anche l'Umbria registra un incremento significativo del 6,9%, mentre Sicilia e Basilicata completano la lista delle regioni con gli aumenti più sostanziali, rispettivamente con +6,2% e +5,7%. Questi dati evidenziano come l'aumento dei premi non sia distribuito uniformemente sul territorio, ma si concentri prevalentemente nelle regioni del Centro-Sud.

Il rovescio della medaglia presenta però alcune eccezioni interessanti. Campania e Liguriaregistrano entrambe una diminuzione del 3,8% dei premi medi, un dato particolarmente significativo per la Campania che, nonostante questo calo, mantiene il primato negativo per i costi più elevati d'Italia. Il Trentino-Alto Adige completa il gruppo delle regioni virtuose con una flessione dell'1%, dimostrando come alcune aree del Paese riescano ancora a contenere la crescita dei prezzi assicurativi.

Analizzando i valori assoluti, emerge chiaramente la persistente divisione geografica che caratterizza il mercato italiano. La Campania si conferma l'area più costosa con un premio medio di 1.012,76 euro, un importo che supera del 57% la media nazionale. Una cifra che pesa significativamente sui bilanci familiari campani e che evidenzia come le problematiche legate alla sinistrosità e al rischio continuino a gravare pesantemente su questa regione.

La Puglia mantiene la seconda posizione con 712,65 euro, mentre il Lazio completa il podio delle regioni più care con 704,02 euro. Interessante notare come queste tre regioni del Centro-Sud continuino a dominare la classifica dei premi più elevati, confermando un trend ormai consolidato negli anni.

All'opposto, il Friuli-Venezia Giulia si conferma l'area più conveniente d'Italia con un premio medio di appena 444,10 euro, quasi la metà rispetto ai valori campani. Il Trentino-Alto Adigesegue con 473,56 euro, mentre la Basilicata, nonostante l'aumento registrato su base annua, mantiene la terza posizione tra le regioni più economiche con 529,15 euro.

Questi numeri raccontano di un'Italia divisa non solo geograficamente ma anche economicamente per quanto riguarda i costi dell'assicurazione auto. Le differenze così marcate tra Nord e Sud sollevano questioni sulla sostenibilità di lungo termine di un sistema che penalizza pesantemente alcune aree del Paese.

Il trend inflazionistico citato da Ghizzoni rappresenta sicuramente uno dei fattori chiave da monitorare nei prossimi mesi. L'aumento generalizzato dei costi, dai ricambi alla manodopera specializzata, si riflette inevitabilmente sui premi assicurativi, creando una pressione al rialzo che le compagnie faticano a contenere. 

Tag: 
Rc Auto
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