
La questione delle disparità territoriali nelle tariffe Rc Auto torna al centro del dibattito parlamentare grazie alla mozione presentata alla Camera da Emilio Borrelli, deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, che ha chiesto al Governo di intervenire per ristabilire un equilibrio nel mercato assicurativo e tutelare gli automobilisti virtuosi, in particolare quelli residenti nelle aree a maggiore sinistralità.
“Basta disparità territoriali che penalizzano gli automobilisti del sud, occorre una tariffa unica per chi non commette incidenti stradali. A Napoli il premio medio RC Auto è di 600 euro a fronte dei 293 euro di Enna, nel secondo trimestre 2025, si pagano in media 264 euro in più a Napoli rispetto ad Aosta”, ha dichiarato il parlamentare, citando dati ufficiali dell’Ivass.
La proposta nasce da un’analisi dettagliata che ha messo in luce forti disuguaglianze a danno degli automobilisti del Sud, con la Campania in testa per penalizzazioni tariffarie.
Secondo le rilevazioni, nel quarto trimestre del 2024 il premio medio per la prima classe di merito a Napoli è stato di 576 euro, contro i 543,60 euro di Milano per fasce di merito inferiori. Un paradosso che, secondo Borrelli, evidenzia l’inefficacia del sistema bonus-malus nel premiare realmente i conducenti prudenti. “È inaccettabile che un automobilista virtuoso, in prima classe di merito a Napoli, paghi un premio Rc Auto più alto rispetto a un automobilista milanese con classi di merito decisamente meno virtuose”, ha ribadito il deputato, sottolineando come il sistema attuale sia condizionato dalla provincia di residenza e dall’effetto distorsivo della cosiddetta Rc Auto familiare. Il documento presentato in Aula evidenzia inoltre come la disparità sia aggravata da fenomeni come l’evasione assicurativa — che nel capoluogo partenopeo riguarda il 14,1% dei veicoli — e dalle frodi, che contribuiscono ad aumentare i costi a carico degli automobilisti onesti. “Secondo noi, il sistema bonus-malus è inidoneo a differenziare efficacemente gli utenti virtuosi”, ha concluso Borrelli, rilanciando la necessità di una riforma che superi le logiche territoriali e riconosca il merito di chi guida con prudenza, indipendentemente dal luogo in cui risiede.