L’agenzia di rating Fitch ha deciso il downgrade di cinque banche del nostro Paese. È una conseguenza automatica del declassamento del debito sovrano dell’Italia che era stato deciso il 27 gennaio scorso. In particolare a subire il declassamento sono stati: Iccrea Holding e Ubi Banca, che passano a BBB+; A-Intesa Sanpaolo, ad A- da A; il Monte dei Paschi di Siena e il Banco Popolare, le cui emissioni a lungo termine passano a BBB da BBB+.
L’agenzia ha confermato il rating A- per Banco di Desio e della Brianza, Unicredit, Banca Popolare di Sondrio. È stato anche tolto il “rating watch” con implicazioni negative che fu apposto alle banche il 20 dicembre 2011.
Le prospettive italiane non sono esaltanti. Secondo Fitch, il Pil italiano dovrebbe avere una contrazione dell’1,7 per cento nel 2012 e una modesta crescita dello 0,2 per cento nel prossimo anno. L’attesa è purtroppo per un netto peggioramento dell’outlook della nostra economia a breve termine.
Per l’agenzia di rating l’andamento del nostro Paese produrrà un altro peggioramento della qualità degli asset e più alte perdite su crediti, mettendo ancora più sotto pressione la già debole redditività della maggior parte delle banche.