
A febbraio 2013 l’ammontare dei prestiti alla clientela erogati dalle banche operanti in Italia (1.917,3mld di euro) è nettamente superiore all'ammontare complessivo della raccolta da clientela (1.759,5mld). È quanto spiega l’Abi analizzando i dati raccolti sull’andamento del mercato del credito a febbraio.
La dinamica dei finanziamenti a famiglie e imprese si conferma in lieve flessione, stabile rispetto al mese precedente: la variazione annua è pari a -2,8% a febbraio 2013 lo stesso valore di gennaio 2013. L’andamento è in linea con l’evoluzione delle principali grandezze macroeconomiche (Pil e Investimenti).
A seguito della crisi in atto la rischiosità dei prestiti è in crescita (le sofferenze nette hanno toccato a gennaio 2013 quota 63,9mld, le lorde 126,1mld); il rapporto sofferenze nette su impieghi totali è pari a 3,4% a gennaio (lo stesso valore di dicembre 2012; 2,6% a gennaio 2012). A febbraio 2013, i tassi di interesse sui prestiti sono in assestamento e sempre su livelli molto contenuti: il tasso sul totale dei prestiti è risultato pari al 3,76% (3 centesimi al di sotto del mese precedente e -42 punti base rispetto a febbraio 2012). Il tasso sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese è sceso al 3,50% (dal 3,62%), mentre il tasso sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni si è portato al 3,73% (dal 3,70% del mese precedente).
Permane negativa la dinamica delle obbligazioni, cioè della raccolta a più lungo termine (-6%), mentre la dinamica su base annua della raccolta complessiva (depositi + obbligazioni) da clientela residente rimane positiva (+2,6% a febbraio 2013; +2,5% a gennaio 2013). È ancora in crescita la componente depositi (+7,3% contro +6,7% di gennaio 2013).
A febbraio 2013 il tasso medio sulla raccolta bancaria da clientela (depositi + obbligazioni + pronti contro termine in euro a famiglie e società non finanziarie) si è collocato al 2,04%, (2,05% a gennaio 2013). Il tasso praticato sui depositi è sostanzialmente stabile (1,15% contro l’1,17% di gennaio 2013) ed è stazionario quello sulle obbligazioni (3,40% contro il 3,37%). In diminuzione quelli sui PCT (2,80% contro 2,97%).
Lo spread fra il tasso medio sui prestiti e quello medio sulla raccolta a famiglie e società non finanziarie è risultato a febbraio 2013 pari a 172 punti base, 2 punti base inferiore a quanto registrato a gennaio 2013 e 37 punti base al di sotto del valore di febbraio 2012. Prima dell’inizio della crisi finanziaria tale spread superava i 300 punti.