
Regolamentazione uniforme, unione bancaria europea, comparabilità dei coefficienti patrimoniali e sincronizzazione temporale delle norme sui mercati bancari. Sono i temi al centro del convegno Abi sulla direttiva europea sui requisiti di capitale che è svolto ieri a Roma.
“Nello scenario attuale – ha sottolineato il direttore generale dell’Abi, Giovanni Sabatini – vengono meno le caratteristiche di sincronizzazione e globalità, che Basilea3 dovrebbe introdurre nell’operatività dei mercati bancari con le economie del mondo. Il rischio evidente di disparità competitive impone un rinvio dell’attuazione delle nuove normative. Di fronte al quadro macroeconomico che non lascia prevedere efficaci cambi di tendenza occorre evitare che le nuove regole riducano la capacità delle banche italiane ed europee di supportare il sistema economico e la ripresa”.
Nelle linee evolutive dell’intero pacchetto legislativo permangono forti elementi di criticità sui prevedibili impatti sia nella gestione bancaria sia nel rapporto con le imprese, è stato sottolineato nel corso dell’evento. Mentre il Comitato di Basilea prosegue i suoi lavori, sarebbe sempre più esteso il fronte che chiede un ripensamento delle date di entrata in vigore delle diverse misure come nel caso recente della Federazione Bancaria Europea. Rinvio che, a detta dell’Abi, favorirebbe l’attesa ripresa del ciclo economico nel corso del 2013 e la disponibilità di credito per famiglie e imprese.