
AIPB, l’Associazione degli operatori del Private Banking, un network che riunisce i più importanti player italiani del settore, ha calcolato in oltre 500 miliardi di euro il valore delle masse gestite dal private banking italiano nel 2014, per un incremento su base annua del 6,7% rispetto all’anno precedente.
Secondo AIPB si tratta di un risultato in linea con la crescita media annua realizzata dal 2011 che è riconducibile per il 3,9% all’effetto performance e per il 2,7% alla raccolta netta, che ha portato sotto la gestione delle banche private 13 miliardi di euro.
Buoni i risultati della gestione di portafoglio, con performance vicine al 4%, nonostante tassi molto contenuti. Tuttavia, dopo il rally dello scorso anno, favorito dalla compressione degli spread, per i gestori la sfida dei rendimenti potrebbe essere ancora più ambiziosa nel 2015. Secondo l’Associazione del private banking un altro obiettivo cruciale degli operatori è rappresentato dal controllo della volatilità. “I clienti Private lo hanno capito e sono sempre più consapevoli delle proprie esigenze - spiega AIPB: vogliono essere al riparo da eccessive oscillazioni, avere rendimenti positivi e costanti. Sanno di doversi affiancare di operatori professionali qualificati per trovare soluzioni adeguate ai propri bisogni, questo è uno dei motivi che potrebbe spiegare il costante aumento degli asset affidati alle banche private”.