
In occasione della prossima assemblea dei soci fissata in calendario per il prossimo 15 aprile, Alessandro De Felice chiuderà il suo mandato come presidente di Anra. Non essendo più rinnovabile la carica per il limite previsto dallo Statuto, per De Felice è arrivato il momento dei saluti e per un bilancio della lunga esperienza alla guida dell’associazione dei risk manager.
De Felice lo fa tramite una lettera inviata agli associati. “Un’esperienza straordinaria che mi ha arricchito e fatto crescere sotto il profilo umano e professionale e mi fa congedare con un bagaglio carico di amicizia, di umanità e di affetto dimostratomi in questi anni da parecchi di voi. Penso che il successo di un’impresa consista nel fatto di non saper più distinguere se ciò che si sta facendo sia un lavoro od un piacere”, scrive De Felice che passa poi a tracciare un bilancio dell’associazione: “L’evoluzione di Anra in questi anni è stata stupefacente: ha visto quintuplicare il numero di soci, consolidare una situazione economica/finanziaria sana e solida, cambiare la propria sede, mutare la propria forma in associazione riconosciuta, riscrivere statuto e regolamento, esplodere nell’offerta formativa professionale proprietaria e pluridisciplinare di alta qualità riconosciuta a livello internazionale e certificata, realizzare centinaia di incontri utili alla crescita ed aggiornamento professionale, diventare editore di una testata giornalistica registrata con continue pubblicazioni di articoli, stimolare la discussione sulla diversità ed inclusione, consolidare la propria autorevolezza nella diffusione della cultura del rischio.
Nell’ultimo anno Anra ha dimostrato di essere capace di cogliere la necessità di adattamento alla crisi pandemica e di trasformarla in opportunità moltiplicando, seppure in modo virtuale, le occasioni di incontro per i soci ed inventando una nuova forma di vita associativa. Tutto ciò ha certamente permesso alla nostra professione di assumere ed aver finalmente riconosciuto quel ruolo strategico che le compete”.
De Felice ringrazia poi tutti i consiglieri che si sono avvicendati durante la sua presidenza, lo staff dell’associazione e i partner, prima di avviarsi alla conclusione: “Termino il mio incarico soddisfatto, senza rimpianti e con la consapevolezza che Anra ha tutte le potenzialità e risorse umane e professionali necessarie per poter guardare al futuro con ottimismo e serenità nell’obiettivo di contribuire alla crescita ed affermazione dei propri associati. Chi salirà in plancia dopo di me saprà certamente tenere il timone nella giusta rotta e potrà contare sul mio supporto in ogni momento. Voglio concludere condividendo una frase di un grande italiano, Adriano Olivetti: “Il termine utopia è la maniera più comoda per liquidare quello che non si ha voglia, capacità, o coraggio di fare. Un sogno sembra un sogno fino a quando non si comincia da qualche parte, solo allora diventa un proposito, cioè qualcosa di infinitamente più grande”. Grazie a tutti per avermi regalato anni meravigliosi e per aver fatto sì che prima i sogni, poi i propositi ed infine i risultati siano diventati realtà”.