
Il presidente nazionale di ANAPA, Vincenzo Cirasola, ha inviato una lettera al cda del Fondo Pensione Agenti contenente 11 domande per fare chiarezza sulle reali condizioni economico-finanziarie del fondo, con l’obiettivo di dare un concreto contributo all’individuazione di una soluzione sostenibile e credibile sul lungo periodo, a tutela degli interessi della categoria degli agenti.
“È nostro prioritario interesse – scrive Cirasola - tutelare gli agenti di assicurazione e, con la presente, ci proponiamo di evitare che la nostra categoria sia gravata del danno reputazionale conseguente al possibile “default” del Fondo Pensione”.
A sollevare il problema sullo stato di salute del Fondo Pensione Agenti era stato il presidente dello SNA, Claudio Demozzi, che in un’intervista rilasciata lo scorso 4 febbraio a InsuranceTrade, aveva parlato di “un disavanzo prospettico valutato in 800 milioni di euro”. Gli agenti ANAPA chiedono un cambiamento della governance, visti i risultati che per i trend di fondo sottostanti dichiarati non potevano non essere previsti. In particolare è essenziale che, sia gli advisor sia i valutatori degli asset del Fondo Pensione Agenti, siano nominati non dagli Organi, ma dalle rappresentanze dei contribuenti.
“Proprio per ovviare alla scarsa e poca chiara informativa dei bilanci – si legge nella lettera - Vi chiediamo di fornirci, con tempestività, la documentazione che sia utile a fare chiarezza per potere, di conseguenza, concentrare l’attenzione sul futuro, in modo da indicare alla categoria una soluzione credibile e trasparente. “In conclusione, riteniamo che il “salvataggio” del FPA rappresenti un obiettivo necessariamente condiviso da tutti, ma non degno di essere perseguito se effettuato in modo organizzativamente unilaterale ed economicamente effimero.
Sul punto, in particolare, giudichiamo il provvedimento di “bloccare i trasferimenti volontari”, assunto dal Consiglio di Amministrazione del Fondo lo scorso 3 febbraio, non solo censurabile sul piano politico, ma soprattutto discutibile su quello giuridico in quanto lede il diritto, sancito per legge, di ogni iscritto ad una forma pensionistica complementare di trasferire dopo due anni l’intera posizione individuale maturata ad altra forma pensionistica.”
Le domande di ANAPA:
- Come mai, a seguito della novella legislativa, il passaggio da una valutazione “a gruppo aperto” “a gruppo chiuso” abbia arrecato un disavanzo prospettico di circa 800 milioni, pari al 90% del patrimonio gestito di 900 milioni?
- Quali sono le cause per le quali il Fondo ha sempre espresso performance inferiori (mediamente intorno al 4%) rispetto a quelle del mercato finanziario, anche monetario?
- Come mai il Fondo non ha accumulato riserve quando avrebbe potuto, avvantaggiando solo i pensionati e a tutto svantaggio dei nuovi iscritti?
- Come si spiega la strategia secondo la quale in bilancio sono presenti circa 182 milioni di euro di partecipazioni azionarie e circa 13 milioni di euro di quote di fondi di private equity? (Il totale delle due voci assomma a circa il 25% del totale degli investimenti).
- Perché al bilancio del FPA non è stato allegato un bilancio, magari sintetico, delle due società immobiliari controllate che gestiscono immobili per un totale di oltre 50 milioni di euro, e per mezzo di quote di fondi immobiliari, per circa 3 milioni di euro, con una stima dei valori attuali degli immobili?
- Qual è la ragione per la quale il Fondo presenta un’incidenza dei costi di gestione rispetto al patrimonio gestito pari a 0,38%, escluso i costi di gestione delle due società immobiliari, rispetto allo 0,20% che rappresenta l’incidenza dei fondi pensione della taglia del FPA per numero d’iscritti, con una media generale di circa lo 0,23%?
- Quali sono i nomi dei consulenti esterni (anche considerati “indipendenti”) e i rispettivi compensi che percepiscono dal FPA, compreso i co.co.pro. e le altre collaborazioni professionali?
- A quanto ammontano rispettivamente i compensi riconosciuti agli amministratori, revisori e direttore generale?
- A quanto ammonta il numero complessivo del personale dipendente, full-time e part-time, afferente alle due gestioni, amministrativa e patrimoniale, oltre che alle due società immobiliari?
- Quali sono state le valutazioni dei requisiti professionali e dei curricula per le scelte dei candidati al CdA?
- Quali sono i doppi incarichi nel Fondo e nelle società immobiliari, con relativa doppia retribuzione, del Presidente e dei componenti del Consiglio di Amministrazione, del Presidente e dei componenti del Collegio Sindacale, nonché del Direttore Generale?