
È stato siglato oggi un accordo fra il Sindacato Nazionale Agenti di Assicurazione e la CGPA, la compagnia francese specializzata nelle coperture di responsabilità civile per i professionisti delle assicurazioni. Grazie a questa intesa, gli iscritti allo SNA potranno usufruire di condizioni particolarmente vantaggiose per la copertura della RC Professionale.
La firma del protocollo di intesa tra Sna e CGPA è avvenuto alla presenza del Senatore Simona Vicari (Relatrice del DL Sviluppo bis), del Senatore Sergio Divina (Presidente Commissione Prezzi e Trasparenza del Mercato, del Senato), di Laura Puppato (agente di assicurazioni, candidato PD), del Senatore Annarita Fioroni (Componente X Commissione Industria del Senato).
“Annunciamo oggi – commenta Claudio Demozzi, Presidente del Sindacato Nazionale Agenti - uno storico accordo di partnership con CGPA, compagnia mutua francese, di proprietà dell'Associazione Sindacale degli Agenti d'Oltralpe. Per la prima volta, il Sindacato degli Agenti Italiani si allea con CGPA, per permettere ai nostri iscritti, di accedere alla polizza di RC Professionale (obbligatoria), secondo una convenzione disegnata ad hoc per il nostro mercato. La polizza è stata realizzata tenendo conto delle specificità delle disposizioni legislative italiane e comprende anche l'attività di collaborazione con altri intermediari, approvata lo scorso dicembre e ora legge dello Stato.
Mi preme qui sottolineare - continua Demozzi - l'intensa attività internazionale svolta dal Sindacato Nazionale Agenti, che suggella, con questo atto, anni di lavoro diplomatico, tradotti in una nuova opportunità per tutti gli agenti italiani e in un’occasione di rafforzamento dei legami con i colleghi francesi”
Vale la pena ricordare che dallo scorso anno la polizza RC Professionale è stata resa obbligatoria per Legge. Gli agenti assicurativi hanno l'obbligo di apposita copertura fin dall’entrata in vigore del codice delle assicurazioni (1 gennaio 2006). Fino ad oggi hanno dovuto rivolgersi a grandi compagnie straniere in quanto, gli stessi agenti assicurativi, difficilmente riescono a reperire, sul mercato italiano, questo genere di polizza, a livello individuale.
Nell’ambito della giornata si è tenuta una tavola rotonda dal titolo: “Le collaborazioni tra intermediari assicurativi - Scenari distributivi, opportunità per i consumatori e gli operatori professionali”. Le collaborazioni fra intermediari, sancite per legge a fine 2012, sono di fatto il vero snodo per attuare una reale concorrenza nelle assicurazioni. Una sfida che, oggi più che mai, agenti e broker dovranno saper cogliere per competere con trasparenza e chiarezza nel mercato. Secondo l’ultima rilevazione di IAMA Consulting, su un panel di oltre 2.200 intermediari l’84,5% si è dichiarato favorevole alle collaborazioni e l’85,1% prevede nel 2013 di attuarle concretamente. Anche gli oltre 300 intermediari del Triveneto, che hanno risposto all’indagine IAMA, confermano di essere per l’87,1% favorevoli alle collaborazioni, rispetto all’84,5% del totale nazionale. Inoltre, fra agenti e broker del Triveneto è leggermente più alta l’intenzione ad accedere alle collaborazioni nel corso del 2013 (89.0% rispetto al 85.1% su scala nazionale).
“La possibilità per gli intermediari di collaborare fra loro è stata accolta con grande entusiasmo dalla categoria agenti, come dimostra l’indagine di IAMA Consulting, e siamo fieri di avere interpretato con lungimiranza i segnali che ci provenivano dai nostri associati –dichiara Claudio Demozzi – Si tratta di una vera e propria battaglia che lo SNA ha portato avanti con grande senso di responsabilità negli scorsi mesi, avendo chiari due obiettivi fondamentali: da un lato dare ai nostri clienti la maggiore trasparenza e la reale concorrenza cui hanno diritto, dall’altro offrire maggiori opportunità agli agenti per lo sviluppo del business assicurativo. Ma oltre al “forcing” messo in atto dal Sindacato Nazionale Agenti presso le sedi istituzionali, affinché la libertà di proporre polizze in collaborazione fra agenti non fosse vanificata dall’associazione delle Compagnie di Assicurazioni, è opportuno ricordare il “protocollo d’intesa” che abbiamo varato fin dallo scorso settembre con Aiba e ACB, le sigle che di fatto rappresentano i broker nel nostro Paese. Un modello concreto – continua Demozzi – per dare ai nostri iscritti indicazioni pratiche e puntuali per avviare le collaborazioni e che, nell’indagine di IAMA, si dimostra utile e di immediato utilizzo per quanti dichiarano di voler intraprendere collaborazioni in questi mesi”.