
Con l’aumento delle minacce informatiche, la protezione delle aziende dai cyberattacchi è diventata una priorità quotidiana. Broker, agenti, assicuratori, organizzazioni di cybersecurity e aziende devono collaborare per prevenire danni, formare il personale e valutare adeguate coperture assicurative.
Secondo il Cyber Insurance Outlook Report di Arctic Wolf, il rischio di subire attacchi cyber è ormai una preoccupazione operativa quotidiana per molte organizzazioni. Il 70% dei professionisti assicurativi intervistati (77% dei broker e 63% dei carrier) prevede un aumento dei nuovi sinistri cyber, principalmente a causa della crescente attività delle minacce.
Il gap di copertura cyber
Il report evidenzia una discrepanza tra le stime dei broker e le dichiarazioni delle aziende: mentre i broker stimano che il 47% delle organizzazioni abbia la copertura necessaria, il 65% delle aziende intervistate dichiara di essere protetta in caso di attacco informatico. Questo gap del 18% indica che molte imprese non conoscono l’effettiva estensione della loro copertura, rappresentando un’opportunità per i broker di rivedere le polizze e consigliare protezioni aggiuntive.
I motivi di rifiuto della copertura da parte degli assicuratori includono controlli di sicurezza inadeguati (26%), mancanza di stabilità finanziaria (21%) o informazioni insufficienti (21%). I broker, invece, tendono a respingere i clienti principalmente per motivi finanziari (23%), mentre i carrier più spesso per protocolli di sicurezza mancanti (32%).
Sinistri cyber e cautela dei clienti
Nel corso dell’ultimo anno, il 12% dei clienti con polizza cyber ha presentato sinistri, con ilransomware che rappresenta il 18% dei casi, seguito da violazioni dei dati, furto di fondi e phishing, incluso il business email compromise.
Il report segnala che i clienti che presentano sinistri possono subire aumenti di premio (66%) o maggiori controlli al rinnovo della polizza (56%). Il 7% dei clienti è stato invitato a implementare ulteriori controlli come condizione per il rinnovo, includendo formazione aggiuntiva o aggiornamento dei sistemi di sicurezza.
Alcuni sinistri possono anche essere respinti se l’evento non rientra nei termini della polizza (25%), se la copertura è insufficiente (19%), se l’evento è al di sotto della franchigia (18%) o se l’incidente non è stato dichiarato correttamente nella domanda (17%).
L’aumento dei premi è evidente: il 53% degli assicuratori segnala un incremento dei prezzi delle polizze cyber negli ultimi 12 mesi.
Protezioni Proattive
Le analisi mostrano che il Nord America è il mercato leader delle assicurazioni cyber, ma anche l’Europa presenta esempi di best practice, dove la regolamentazione (come GDPR e direttive locali) incentiva la mitigazione dei rischi. A livello globale:
- Il 71% dei broker collabora con fornitori di sicurezza per assistere i clienti.
- Il 94% offre supporto continuo ai clienti.
- Il 69% propone strumenti interni di controllo del rischio, con il 45% che applica tariffe separate per questi servizi.
- Il 25% indirizza i clienti verso fornitori esterni, con metà dei casi che prevede sconti o condizioni speciali negoziate.
Adottare un approccio proattivo alla sicurezza informatica e utilizzare polizze cyber integrate con servizi di prevenzione permette alle aziende italiane di ridurre l’esposizione ai rischi e di ottenere protezioni più efficaci.
In sintesi, il mercato delle assicurazioni cyber richiede consapevolezza, collaborazione e prevenzione. Le aziende italiane, pur affrontando sfide simili a quelle globali, possono trarre vantaggio da polizze mirate, strumenti di mitigazione e strategie di gestione del rischio integrate.