
Il 45,2% dei pensionati ha un reddito inferiore ai mille euro al mese, mentre in 650mila superano i 3mila euro. Come colmare questo divario e quali scelte operare consapevolmente? Sarà questo il file rouge dei seminari “La Mappe del risparmio” organizzati dal Gruppo Assimoco per i proprio partner intermediari.
“Oggi abbiamo pensioni superstiti e invalidità che sono comprese tra i 387 e i 733 euro lordi al mese. Le pensioni di vecchiaia sono basse e non si può sapere esattamente quando potremo maturarle e di quanto disporremo”. Ha risposto cosi alla domanda sul perché bisogna essere previdenti, Sergio Sorgi, esperto di welfare e vicepresidente della società Progetica, chiamato da Assimoco per tenere una serie di seminari ai propri partner intermediari. Dati alla mano, secondo l’Inps il potere di acquisto delle famiglie italiane è crollato del 9,4% tra il 2008 e il 2012. Inoltre, quasi la metà dei pensionati, ossia il 45,2%, ha un reddito da pensione inferiore ai mille euro al mese. Su quasi 7,2 milioni di pensionati che non arrivano a mille euro, ce ne sono 2,26 milioni (ovvero il 14,3% del totale) che non arrivano a 500 euro. Possono contare, invece, su più di 3.000 euro al mese, poco più di 650mila pensionati.
Da oltre 30 anni il Gruppo assicurativo del Movimento Cooperativo Italiano, Assimoco, ritiene importante fornire alla rete di banche del credito cooperativo e agli agenti, informazione e formazione circa i cambiamenti in atto che impattano sulla necessità per i clienti di risparmiare, accantonare e proteggersi con un’ottica di lungo periodo. “Cosa divenuta ancora più importante in questo contesto di grandi e veloci cambiamenti, economici, sociali, demografici, che influiscono e modificano i bisogni di protezione, previdenza e risparmio di tutti noi”, ha detto Elisabeth Cellie, Responsabile Marketing e Formazione Canali Distributivi. ”Ecco perché abbiamo messo a punto con Progetica il ciclo di seminari “Le Mappe del risparmio: costruire il futuro, gestire il Presente”, perché riteniamo che quale parte del sistema cooperativo, insieme alle Banche di Credito Cooperativo, alle Casse Rurali, alle Casse Raiffeisen e alle nostre Agenzie, abbiamo un ruolo importante, guadagnato nel corso della storia, di protezione dei nostri clienti e questo si concretizza anche nel dovere informarli dei cambiamenti e dell’impatto che questi hanno sulla vita e sulle necessità di protezione. Il nostro ruolo, insieme ai nostri partner, è di stimolare comportamenti presenti di protezione e previdenza che possano garantire un Futuro sereno; è quello di aiutare le persone a recuperare la dimensione del tempo della pianificazione del futuro”. “Abbiamo già ultimato due tappe del ciclo di seminari presso la Federazione Assicooper Toscana e la Federazione Marche A&T Servizi Assicurativi e Turistici e presso Raiffeisen Servizi Assicurativi di Bolzano, in Alto Adige. Ci aspettano nel 2014 una tappa con Federazione BCC Piemonte Valle d’Aosta e Liguria e un seminario con tutte le BCC e Casse Rurali Lombarde”. Il seminario “Le Mappe del Risparmio” si inserisce nel quadro delle iniziative che la Scuola di FormAzione Assimoco ha in programma per i propri Partner Distributivi e che vedrà anche un Programma di specializzazione per i Responsabili Assicurativi all’interno delle Banche, delle Agenzie di Riferimento Territoriale e per le Agenzie. Il programma, al via a fine gennaio, coinvolgerà oltre 50 partner intermediari e prevede cinque giornate d’aula per ciascuna sessione. Il progetto si concluderà nella primavera del 2014.
La necessità di far studiare i propri figli e di capire quanto costerà effettivamente l’Università costituiscono altre leve fondamentali per accostarsi ai temi della previdenza. Un’altra domanda su cui gli italiani, ancor prima che i partner intermediari di Assimoco, devono riflettere è: “Si risparmia a sufficienza”? Dato il quadro economico in cui vive l’Europa e in particolare l’Italia la situazione appare piuttosto chiara, eppure, ha sottolineato Sorgi, sono da evidenziare due fattori. “Gli italiani vivono in un’assenza di prospettiva di lungo periodo e hanno la netta percezione di trovarsi in un tempo in cui le regole non sono chiare. La coesistenza di questi fattori fa sì che non si prendano decisioni”, ha aggiunto Sorgi. “L’insicurezza ci porta a pensare che le ansie siano già tante e che sia meglio non prendere in considerazione altri problemi, oppure a rimandare le proprie scelte, altro errore da evitare, visto che ciò che non si gestisce oggi si subisce domani”.