Nonostante Aviva France sia al centro dell’attenzione più che altro per la sua prossima vendita, la controllata del gruppo inglese fa notizia anche perché vuole che sia riconosciuta la natura sostenibile e responsabile dei suoi prodotti del segmento Danni.
Aviva France vuole infatti ottenere l’etichetta “Positive Assurance”, lanciata un paio di settimane fa in occasione della nona edizione del forum LH, organizzato a Le Havre dall’”Institut de l’économie positive”. “Positive Assurance” valuta i prodotti assicurativi dei rami danni sulla base di due requisiti: prodotti socialmente responsabili ed ecologicamente sostenibili.
L’etichetta viene assegnata sulla base di una valutazione su un benchmark composto da 15 indicatori, 3 dei quali relativi alla prevenzione e allo sviluppo di una cultura del rischio, 7 inerenti all’accessibilità e alla lotta alla discriminazione e 5 all’incoraggiamento a comportamenti rispettosi dell’ambiente. Oltre al suo aspetto “valutativo”, l’indice mira anche a orientare e guidare la progettazione delle nuove offerte. “È uno strumento al servizio dell’innovazione aziendale”, spiega Aviva France, ricordando come la compagnia sia già una sorta di pioniere del mondo delle polizze con “Aviva Vie Solutions Durables”, una gamma completa di prodotti per il risparmio responsabile.
La compagnia intende etichettare dieci dei suoi prodotti di assicurazione non vita di punta e desidera quindi soddisfare le aspettative dei francesi: “L’assicurazione positiva deve essere accessibile alle persone a basso reddito, essere spiegata in modo semplice e trasparente e includere un supporto da tenere a parte in vista delle contrarietà e degli imprevisti della vita” sottolinea Aviva France.
L’interesse verso l’idea di una economia positiva, intesa come una soluzione utile a riorientare il capitalismo in modo da tener conto della strategia di lungo termine, è particolarmente alto in Francia, dove questa idea è stata promossa dal rapporto “ Pour une économie positive”, redatto dal Gruppo di riflessione presieduto da Jacques Attali e resa popolare dalla Fondazione Positive Planet presieduta sempre da Attali.
Un approccio che secondo uno studio Odoxa-Aviva, trova risposte incoraggianti tra i cittadini: 9 francesi su 10 ritengono che sia importante impegnarsi verso l’economia positiva, l’81% dei francesi sceglierebbe un prodotto con un’etichetta che accertasse la sua “positività”, il 59% sceglierebbe una compagnia di assicurazioni piuttosto che un’altra, sulla base dell’offerta di prodotti “positivi”.