
Se il gruppo assicurativo britannico Aviva ha chiuso il 2012 in perdita di 3,4 miliardi di euro, la filiale italiana registra l’incremento dell’utile netto a 206 milioni di euro (85 milioni a fine 2011) grazie a un’attenta politica di selezione dei rischi. Nel ramo vita, Aviva Italia ha raccolto 2,4 miliardi di euro, in linea con il trend di mercato e con la strategia aziendale orientata su prodotti più redditizi.
Il business mix è equamente diviso tra prodotti with-profit e unit-linked, mentre la protection resiste grazie ai prodotti stand alone in un mercato impattato dalla minore domanda di mutui e prestiti. Nei rami Danni i premi netti si attestano a 439 milioni, come risultato di azioni legate alla redditività e al risanamento del portafoglio. Migliora il COR in modo significativo a 99,8%. All’interno della nuova strategia di Gruppo, è stata ridefinita anche quella di Aviva in Italia attorno alle partnership con Unicredit e UBI Banca per il Vita e al rafforzamento delle relazioni con i 500 agenti della Compagnia e della partnership con il Banco Popolare per il Danni.