
Nel primo trimestre del 2025 AXA ha registrato una crescita del 7% nei premi lordi contabilizzati e negli altri ricavi, raggiungendo i 15,5 miliardi di euro, grazie all’andamento positivo di tutte le sue aree di business.
Il segmento danni è salito del 7% su base annua, trainato in particolare dal ramo commerciale (+6%) e da AXA XL, sostenuto da contratti a basso rischio e adeguamenti tariffari nei diversi mercati. Anche i rami personali hanno registrato una crescita del 7%, con un incremento dei nuovi contratti e degli aggiustamenti di prezzo, soprattutto in Francia ed Europa. La riassicurazione AXA XL ha segnato un +12%, raggiungendo 1,4 miliardi di euro, spinta dal business ILS ceduto e dalla crescita nei rami casualty.
L’esposizione del gruppo a catastrofi naturali, incluse le perdite stimate per gli incendi in California, è rimasta al di sotto del budget annuale previsto, che resta fissato al 4,5% del combined ratio. Il ramo vita e salute ha registrato una crescita complessiva dell’8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. I premi vita sono aumentati del 9%, toccando i 9,8 miliardi di euro, con una forte spinta dai prodotti unit-linked (+16%) e un buon andamento in Francia, Giappone, Belgio, Hong Kong e Germania.
I premi salute sono saliti del 6%, raggiungendo i 5,6 miliardi di euro, grazie alla crescita sia nel comparto collettivo che in quello individuale. Il valore attuale dei premi attesi (PVEP) è cresciuto del 5%, con un +4% nel ramo vita trainato da Francia e Italia, e un +5% nella salute, favorito dalle vendite in Germania e Thailandia.
I flussi netti hanno raggiunto 2,5 miliardi di euro, in netto aumento rispetto ai 700 milioni del primo trimestre 2024, grazie a premi più alti e minori riscatti nei prodotti unit-linked e G/A Savings, in particolare in Francia e Italia. Il comparto protezione ha contribuito con 1,8 miliardi di euro, soprattutto da Hong Kong, Svizzera e Giappone. Anche il segmento asset management ha mostrato un aumento degli utili dell’8%, con ricavi pari a 400 milioni di euro, grazie a maggiori commissioni di gestione legate alla crescita media degli asset in gestione. Tuttavia, ha registrato deflussi netti per 4 miliardi, a causa di 8 miliardi di uscite da clienti terzi, compresa la fine di un mandato a basso margine e un miliardo di deflussi da joint venture asiatiche, parzialmente compensati da 5 miliardi di afflussi provenienti dalle entità assicurative di AXA.