
AXA Italia, AXA Research Fund (iniziativa di filantropia scientifica globale del gruppo AXA) e Università Bocconi rinnovano per ulteriori 3 anni l’impegno per l’AXA Research Lab on Gender Equality per indagare le radici dei divari legati al genere e come colmarli, attraverso la formulazione di raccomandazioni da indirizzate ai policy makers.
Ideato nel 2020 e diretto dalla Professoressa Paola Profeta, Pro-Rettrice per la Diversità, Inclusione e Sostenibilità e Professoressa ordinaria di Scienza delle Finanze all'Università Bocconi, tra le massime esperte a livello internazionale sui temi del Gender e Public policy, il Lab rappresenta un esempio unico in Italia.
Polo di eccellenza e di innovazione, opera già da 3 anni adottando una metodologia scientifica rigorosa, un approccio interdisciplinare negli ambiti dell’economia e delle politiche di genere e un orizzonte europeo.
Obiettivi, aumentare la consapevolezza sui divari di genere nella società, esplorare le opportunità per le donne nell’economia, incoraggiare i decisori istituzionali ad agire e costruire una società più inclusiva, per raggiungere l'obiettivo fissato nell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile.
Dalla sua nascita, il Lab ha lavorato su 6 stream di ricerca (istruzione; lavoro famiglia e fertilità; cultura; politica; empowerment femminile; policy), esplorando a 360° il tema dell’uguaglianza di genere e realizzato 35 progetti di ricerca, 125 tra conferenze, seminari, docenze, 111 pubblicazioni e 3 eventi annuali.
Al centro del nuovo impegno per i prossimi 3 anni, un ulteriore impulso alla ricerca con un focus specifico sul mercato del lavoro, con lo studio, ad esempio, dell’impatto degli stereotipi di genere sulle decisioni di selezione; nella politica, con l’obiettivo di continuare a fornire raccomandazioni di policy per favorire l’uguaglianza di genere; nell’istruzione, con un ulteriore approfondimento sui temi dell’accesso delle donne alle materie STEM.
Tra le novità, anche progettualità specifiche su temi di crescente attualità, come lo studio degli effetti dell’IA sulla disparità di genere, dei potenziali bias nell’ambiente di lavoro legati a specifici cluster (i.e. madri lavoratrici, madri single, donne con disabilità, LGBTQ+), gender gap e caregivers.
“La Bocconi, attraverso una ricerca rigorosa e interdisciplinare, è costantemente impegnata nell'analisi critica delle strutture sociali ed economiche che sono alla base delle disuguaglianze e, attraverso l'AXA Lab in particolare, del gender gap e delle discriminazioni di genere. Siamo persuasi che la promozione dell'uguaglianza di genere non è solo un dovere morale, ma anche un catalizzatore per una crescita economica sostenibile e inclusiva. Eliminare queste disparità nel lavoro e nell'economia non solo porterebbe a un maggiore benessere e prosperità per le donne, ma contribuirebbe anche a una società più giusta e resiliente per tutti. Solo attraverso sforzi congiunti e una visione inclusiva possiamo costruire un futuro in cui ogni individuo abbia la possibilità di realizzare il proprio pieno potenziale, indipendentemente dal genere”, ha commentato Francesco Billari, Rettore dell’Università Bocconi.
“Ridurre il divario di genere è un imperativo morale ed economico ineludibile che richiede azioni politiche appropriate, che a loro volta possono avere successo solo se sostenute da una ricerca rigorosa sulle reali cause delle disuguaglianze di genere”, ha sottolineato Chiara Soldano, Ceo del gruppo assicurativo AXA Italia. “Con Bocconi e AXA Research Fund abbiamo dato vita in questo senso a un esempio unico e distintivo che siamo molto orgogliosi di continuare a supportare, nella consapevolezza che ci sia ancora molto da fare per eliminare il gender gap e che questa sfida chiami in causa tutti gli attori della nostra società: istituzioni, aziende, mondo della ricerca. L’uguaglianza di genere, l’inclusione e l’empowerment al femminile sono un pilastro della strategia di AXA, un impegno che portiamo avanti come datore di lavoro nei confronti delle nostre persone, come azienda nei confronti del mercato e dei nostri clienti, ma anche verso la società, con progettualità molto concrete, come questa, attraverso le quali vogliamo contribuire a produrre quel cambiamento culturale indispensabile per costruire società più inclusive e sostenibili, nelle quali essere donna non sia un rischio”.