Il gruppo assicurativo francese Axa ha chiuso i primi tre mesi del 2019 con ricavi ante imposte di 35 miliardi di euro, il 3% in più rispetto allo stesso periodo del passato esercizio.
L’andamento è stato generalmente positivo sia per quanto riguarda i settori operativi che nei principali mercati presidiati. Il segmento Vita / Risparmio ha registrato ricavi per 12,9 miliardi (+1%), i rami Danni hanno mostrato uno sviluppo del 4% a 17,3 miliardi e il comparto Salute si è incrementato del 6% a 3,8 miliardi. In contrazione le attività della divisione Asset Management: -7% a 930 milioni di Euro.
I ricavi complessivi, in particolare, sono stati trainati da AXA XL (+7%), in decisa crescita sia nei rami Danni che nei rischi speciali (a compensare il calo nella divisione riassicurativa), dalle attività europee (+2%), che hanno beneficiato dei maggiori volumi nelle Commercial lines a livello continentale e nel rialzo delle vendite di soluzioni Vita / Risparmio in Italia, dal mercato statunitense (+5%), dove hanno brillato le unit-linked, dall’Asia (+6%, soprattutto grazie ad Hong Kong) e nella divisione dei mercati Internazionali (+6%), con volumi in crescita in Messico e Turchia. Le minori vendite di soluzioni unit-linked hanno invece appesantito il dato del mercato domestico (-2%).
La nuova produzione Vita globale in termini APE (Annual Premium Equivalent, la base premi utilizzata nel calcolo del valore dei nuovi affari Vita) è rimasta pressoché stabile (+0,2% a 1,7 miliardi di Euro).
Per quanto concerne il contributo delle attività italiane si è registrata una crescita dei ricavi a doppia cifra percentuale (+14% a quasi 1,5 miliardi di euro). Nel Vita (+20% a 1,05 miliardi), la nuova produzione in termini APE è cresciuta dell’8% a 84 milioni, trainata soprattutto dalle soluzioni tradizionali a basso assorbimento di capitale (+22% a 43 milioni). Indicazioni positive anche per il valore della nuova produzione (+16% a 28 milioni) e per il margine, in miglioramento di due punti percentuali al 31%. Il comparto Danni ha complessivamente registrato un incremento del 2% a 418 milioni di euro, con volumi positivi sia nei rami Auto sia negli altri rami.