Il CdA di Banca Fideuram (Gruppo Intesa Sanpaolo) ha approvato il bilancio dell’esercizio 2011. L’attività commerciale ha registrato una raccolta netta di 1,7 miliardi di euro, in flessione di 184 milioni rispetto al saldo dell’esercizio 2010, che però era composto per 365 milioni da capitali acquisiti con il rimpatrio delle attività finanziarie detenute all’estero. Al netto degli effetti dello scudo fiscale, le reti Private Banker hanno registrato un incremento di 172 milioni rispetto all’esercizio precedente, nonostante lo scenario di mercato particolarmente avverso.
Scende leggermente anche il totale delle masse amministrate, che arriva a 70,9 miliardi di euro, in flessione dello 0,9% rispetto all’anno scorso, un risultato però controbilanciato dalla raccolta netta e dalle masse acquisite. Sale invece di 704 unità il numero di Private Banker delle reti Banca Fideuram e Sanpaolo Invest, anche grazie all’acquisizione di Banca Sara.
Aumentano le commissioni nette (556,2 milioni di euro, +2,5% rispetto al 2010), in particolare le commissioni nette ricorrenti (+3,2%). In incremento anche il margine di interesse, che arriva a quota 140,4 milioni di euro (+13,5%).
Il risultato netto delle attività e passività finanziarie si è invece attestato a 25,7 milioni di euro, anch’esso in crescita rispetto al 2010. L’utile netto consolidato, infine, è stato di 175,1 milioni di euro, in calo del 17,2% rispetto all’esercizio precedente a causa essenzialmente della svalutazione dei titoli governativi greci, che ha di fatto neutralizzato il miglioramento riscontrato nelle altre voci del conto economico. L’utile netto normalizzato, calcolato escludendo le principali componenti non ricorrenti del 2010, è risultato però in aumento del 18,9%.
“Sono numerosi i motivi di soddisfazione che si evidenziano dalla lettura dei nostri risultati del 2011”, ha commentato l’Amministratore Delegato di Banca Fideuram, Matteo Colafrancesco. “In particolare va sottolineata la conferma della nostra capacità di creare valore nel tempo: infatti, il nostro utile netto normalizzato aumenta significativamente rispetto al 2010, un risultato legato all’andamento di tutte le voci del nostro conto economico”.