I due istituti di credito hanno da tempo avviato programmi di ristrutturazione della propria struttura aziendale mirati a concentrare le energie nel core-business, ridimensionando invece le attività secondarie.
Barclays
Nel 2014 ha messo a punto un piano strategico chiamato “Barclays Non-Core” (BNC) per la riduzione dei capitali impegnati in attività considerate non profittevoli per il futuro del gruppo. Solo negli ultimi tre mesi la società ha dismesso le sue riserve di metalli preziosi, ceduto gli asset pensionistici e le sopravvenienze passive in Spagna. Nel nostro paese invece ha completato la vendita del network di Che Banca! al gruppo Mediobanca e la cessione del comparto assicurativo italiano, mentre saranno mantenute le attività di investment e corporate banking. Il progetto prevede di terminare tutte le operazioni di disinvestimento – pari a un totale di £20 miliardi in Risk Weighted Assets (RWA) – entro il 2017. Jes Staley, direttore esecutivo del Barclays Group, ha dichiarato: “L’accelerazione del piano BNC è parte integrante della nostra strategia per migliorare il ritorno sulle attività core. Proprio la scorsa settimana abbiamo completato la vendita a Bloomberg del nostro dipartimento di analisi, e la recentissima la cessione di Che Banca! testimonia che siamo sulla buona strada nel nostro intento di recuperare £20 miliardi entro la fine del prossimo anno”.
Deutsche Bank
La banca tedesca ha invece in programma un ridimensionamento della propria posizione internazionale, nello specifico un piano strategico chiamato “Strategy 2020” lanciato lo scorso ottobre. Uno dei punti cardine dell’iniziativa è la vendita della succursale argentina Banco Comafi, il cui accordo è già stato raggiunto ad è ora in attesa dell’approvazione da parte degli enti regolatori – prevista per i primi mesi del 2017. Il gruppo ha però annunciato che continuerà comunque a servire i clienti del paese da centri internazionali e regionali. Karl Von Rohr, direttore amministrativo e responsabile dell’attuazione del piano, ha dichiarato: “La cessione delle filiali in Argentina ci permetterà nel giro di quattro anni di diventare sempre più efficienti e di semplificare notevolmente i nostri processi interni. Inoltre una volta che il piano sarà completata la nostra banca sarà meno esposta ai rischi, più capitalizzata e più disciplinata”.
Al di là delle operazioni di ridimensionamento Deutsche Bank ha in programma di tagliare 3000 posti di lavoro e di chiudere 30 filiali (oltre alle 50 già chiuse quest’anno) in Germania entro il 2020.