
Euler Hermes e DFCG, l’associazione francese dei direttori finanziari e di controllo di gestione, hanno unito le forze per realizzare un’indagine sul rischio di frodi aziendali. Sono stati intervistati circa 300 dirigenti finanziari, per monitarore il loro sentiment, la loro esposizione al rischio e le misure preventive adottate di fronte al fenomeno delle frodi e della criminalità informatica.
Secondo il “Baromètre Fraude et Cybercriminalité 2021”, il fenomeno ha raggiunto quest’anno una dimensione senza precedenti, per via del contesto economico e dell’emergenza sanitaria.
Infatti, 2 aziende su 3 dichiarano di essere state vittime di almeno un tentativo di frode. Un trend simile a quello registrato negli anni scorsi. Tuttavia, la minaccia si sta intensificando e le aziende francesi sono continuamente prese di mira: il 20% delle aziende intervistate ha subito almeno 5 tentativi di frode, e il 25% di esse ne ha subiti più di 10.
In crescita anche i costi conseguenti agli attacchi della criminalità cyber: il 33% delle aziende colpite dichiara una perdite superiori ai 10.000 euro (il 3% in più rispetto all’anno precedente). Fatto ancora più preoccupante, il 14% delle aziende intervistate ha dichiarato una perdita di oltre 100.000 euro(+4%). È il segnale ben preciso di un fenomeno di crescente gravità che mette a rischio la sostenibilità delle aziende francesi. Inoltre, il 64% degli intervistati afferma di aver notato un aumento del fenomeno nel 2020 e l’87% si attende un ulteriore incremento di attacchi cyber per i prossimi mesi. Infine, quasi un’impresa su due registra un crescente numero di tentativi di attacchi in corrispondenza con l’adozione generalizzata del telelavoro.