Il processo di innovazione di una impresa di assicurazioni è senza dubbio un qualcosa di complesso che necessita di tempi lunghi, risorse, competenze, formazione e una cultura orientata al cambiamento, che coinvolga non solo il management ma tutti i dipendenti.
Su queste basi BNP Paribas Cardif intende accelerare il suo percorso di trasformazione, creando un ambiente favorevole all’innovazione attraverso un vero e proprio ecosistema, dove la parola d’ordine è “contaminazione”.
La compagnia ha lanciato un Hackaton interno in cui i dipendenti, con il supporto dei Gen C (gruppo di giovani colleghi provenienti da tutto il mondo), si sono messi in gioco con un nuovo mindset: “pensare semplice”, trovare soluzioni innovative fattibili in breve tempo, sperimentare e gestire il rischio, proprio come una start-up. Sei team composti da risorse di diverse aree (dal marketing al legal, dal finance alla compliance, ecc.) hanno lavorato per tre giorni su temi differenti con l’obiettivo di sviluppare nuovi prodotti, ad esempio per i millenials, trovare soluzioni per migliorare la collaborazione tra funzioni o il benessere al lavoro.
Nel 2017 BNP Paribas Cardif ha creato anche We are INnovation, la prima community aperta e trasversale composta da dipendenti volontari che ha come obiettivo quello di diffondere la cultura dell’innovazione e del digitale in tutta l’azienda attraverso degli Ambassador interni.
“L’innovazione e le sfide digitali sono una chiave competitiva fondamentale che va in tutti i modi sviluppata e diffusa. Da anni collaboriamo con successo con start-up, studenti e innovatori di altre industry, ma innovare significa anche avere la capacità di trasformarsi trovando il giusto equilibrio tra il “guardare fuori” e la valorizzazione del proprio DNA, capitalizzando la creatività delle proprie persone”, dichiara in una nota Isabella Fumagalli, Amministratore Delegato di BNP Paribas Cardif in Italia “Vogliamo che i nostri dipendenti abbiano un ruolo da veri attori protagonisti nel processo di trasformazione, non da spettatori. Per questo nel 2017 abbiamo consolidato il nostro percorso interno di innovazione, iniziato anni fa con la creazione di un laboratorio di R&D, implementando un ecosistema interconnesso con nuovi contenuti e modalità, anche di linguaggio. Grazie al team working trasversale, basato sulle competenze e non sulla gerarchia, risorse molto diverse tra loro si uniscono in contesti informali e imparano a “contaminarsi” gli uni con gli altri, creando valore”.