1 miliardo e 250 milioni. A tanto ammonta la richiesta danni inoltrata dalla Carige guidata da Tesauro e Bastianini e controllata dalla famiglia Malacalza all’ex presidente Cesare Castelbarco, all’ex ad Piero Montani e al fondo Apollo che ha acquistato gli asset assicurativi della banca per 310 milioni di euro.
Fonti vicino al dossier riferiscono che la prima udienza di trattazione della causa è stata fissata nella prima decina di giorni di maggio 2017. La decisione di agire in giudizio nei confronti di Apollo, dell’ex presidente e dell’ex ad (nessun altro consigliere del vecchio cda è chiamato in causa) è stata deliberata lo scorso 17 giugno dal cda presieduto da Giuseppe Tesauro ed è passata a maggioranza (astenuti i consiglieri che sedevano anche nel precedente consiglio, compreso il Beniamino Anselmi ora diretto alla presidenza di Veneto Banca).
La scelta di fare causa ai vecchi vertici e ad alcuni soggetti del gruppo Apollo (Apollo Management Holdings, Apollo Global Management, Apollo Management International, Amissima Holdings, Amissima Assicurazioni, Amissima Vita) è solo l’ultimo atto di una battaglia iniziata dalla Carige a trazione Malacalza l’11 febbraio scorso, quando l’azionista di maggioranza aveva “licenziato” Castelbarco e Montani. L’obiettivo dell’azione legale è ottenere il risarcimento dei danni conseguenti alla cessione delle partecipazioni di Carige nelle compagnie di assicurazione e ad altri comportamenti successivamente tenuti dai soggetti del gruppo.