Confconsumatori interviene sulla questione Eurovita e invita i risparmiatori a mantenere la calma, visto che i 100 milioni versati dal fondo Cinven sono un primo segnale incoraggiante.
L’associazione di consumatori segnala di ricevere moltissime richieste da parte di risparmiatori confusi e preoccupati per il commissariamento della compagnia, che vogliono sapere cosa fare per ridurre eventuali rischi.
Confconsumatori esprime nuovamente la sua piena fiducia nell’azione di Ivass e nella possibilità che la vicenda si risolva positivamente e aggiunge che al momento “nessuna azione giudiziale avrebbe senso”. Allo stesso tempo, però, poiché gli eventuali rischi si differenziano in base al tipo di polizza acquistata, l’associazione consiglia di “richiedere una copia del contratto, per avere piena consapevolezza della propria posizione e delle tutele previste in caso (ad oggi molto remoto) di liquidazione coatta amministrativa”.
Infine, Confconsumatori ricorda che, oltre alle tutele previste dal Codice delle Assicurazioni, esiste sempre la possibilità di valutare la correttezza dell’operazione di acquisto per coloro che hanno comprato tramite intermediario.
L’avvocato Antonio Pinto, responsabile del settore assicurativo di Confconsumatori sostiene che “l’intervento dell’Ivass è garanzia che si faccia chiarezza sulla reale situazione patrimoniale di Eurovita. È probabile che si trovi una soluzione positiva con la ricapitalizzazione della compagnia, visto anche il versamento di 100 milioni di euro dal socio Cinven in aumento capitale. Il fatto che gli attivi a copertura siano di poco inferiori alla soglia minima imposta da Solvency significa che i mezzi patrimoniali della compagnia sono ancora positivi. Ivass chiede che i livelli patrimoniali vengano alzati per tollerare rischi futuri, ma comunque oggi gli attivi patrimoniali che risultano dal bilancio appaiono sufficienti a fronteggiare i passivi”.
Il presidente di Confconsumatori Marco Festelli invita tutti a non farsi prendere da un panico ingiustificato. “Di certo non ha senso giuridico, oggi, avviare cause contro nessuno. Una cosa utile è invece di richiedere a chi ci ha venduto la polizza, la documentazione contrattuale completa, così da avere piena consapevolezza di quello che si è firmato e di quale sia il contenuto effettivo della polizza. Questo consente di avere già i dati utili per il futuro qualsiasi cosa accada. Inoltre, sulla base dei documenti di contratto si potrà verificare se la propria polizza rientra fra quelle escluse dal perimetro della sospensione dei riscatti, come le polizze previdenziali ramo I, quelle per eventi di rischio già realizzato, o scadute prima del 6 febbraio, che possono essere già oggi escusse senza nessun problema”.
In tal senso, Confconsumatori ha predisposto modelli di lettera reclamo per i propri associati, con cui richiedere i documenti contrattuali completi.