
La Confedercontribuenti (Confederazione nazionale delle imprese e dei contribuenti) mette nel mirino il caro Rc Auto, una voce che, dopo l’Imu e il fisco, rappresenta una delle principali cause di impoverimento delle famiglie italiane. Soprattutto al Sud dove migliaia di automobilisti denunciano di vedersi, sistematicamente, aumentare il loro premio assicurativo ogni anno con percentuali in doppia cifra. E in caso di incidente, anche per chi è in prima classe da molti anni, è un vero salasso. Si parla di aumenti anche del 200%.
L’Italia si conferma il paese europeo con le tariffe auto più care. Secondo Confedercontribuenti una polizza auto sottoscritta in Italia “non può costare cinque volte di più rispetto alla media europea”. In Germania per assicurare un’autovettura si spendono mediamente 222 euro, in Francia 172 euro, e in Spagna 229. In Italia, invece, il costo medio di una polizza Rc auto è compreso tra 900 e 1.000 euro, con un incremento delle tariffe del 195 per cento dal 1994 al 2011”.
Confedercontribuenti ha annunciato il lancio di una raccolta di firme fra i cittadini per sottoporre il problema all’attenzione del prossimo Parlamento. Sarà possibile firmare anche via internet cliccando su www.firmiamo.it cercando la petizione “Fermiamo il caro assicurazioni”.