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Consumatori contro le tabelle che dimezzano i risarcimenti alle vittime di incidenti stradali

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Lunedì, 8 Aprile, 2013 - 09:58
Autore: Gillespie

Potrebbe essere approvato a breve un provvedimento del governo Monti che dimezza i risarcimenti alle vittime degli incidenti stradali da parte delle assicurazioni. Il Decreto del Presidente della Repubblica infatti riduce pesantemente (della metà appunto) i risarcimenti per i danni alla persona compresi tra 10 e 100 punti di invalidità. Quelli più gravi insomma. Il provvedimento non fa altro che punire ingiustamente chi non ha colpa, come se il risarcimento non fosse un giusto diritto per chi subisce un danno derivante da un sinistro.

Il Codici (Centro per i diritti del cittadino) si oppone ad un decreto che incide così negativamente e pesantemente sulla vita e la salute dei cittadini e che favorisce invece, di conseguenza, i gruppi assicurativi. Va ricordato che il codice delle Assicurazioni del 2005 prevedeva l’introduzione di tabelle valide per l’intero territorio nazionale che stabilissero l’entità del risarcimento in base ai punti di invalidità. Da allora sono state emanate quelle per i danni da 1 a 9 punti (di lieve entità), ma per i casi più gravi nulla è stato fatto. Fino ad ora sono state applicate le tabelle utilizzate dal Tribunale di Milano, in ottemperanza ad una sentenza della Cassazione del giugno 2011.

Oggi invece si sta tentando di far passare un decreto del Presidente della Repubblica che riduce incredibilmente del 50% i risarcimenti alle vittime stradali.

Il Codici ribadisce la sua estrema contrarietà ad un decreto che non riconosce il giusto risarcimento dei danni subiti e annuncia che si appellerà alla Corte Costituzionale se il decreto sarà varato – commenta Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale del Codici – In questo modo purtroppo si danneggiano i più deboli: ci rimettono i cittadini e ci guadagnano le assicurazioni”.

“Con l’approvazione del decreto che unifica i valori dei risarcimenti per gravi danni biologici alla persona – dichiara Pietro Giordano, Segretario Generale Adiconsum – viene finalmente meno l’assurda discriminazione attribuita, nei valori economici, dai vari Tribunali alle grandi invalidità. Anche se a nostro avviso sarebbe stato meglio parametrare i risarcimenti ai valori INAIL, in quanto una morte da incidente stradale non è diversa dalla morte sul lavoro, con l’approvazione del decreto si colpiscono le rendite di posizione e speculative e si comincia a riportare il sistema RC AUTO sui binari della sostenibilità, visto che ormai gli automobilisti non assicurati a causa delle tariffe insostenibili richieste dalle imprese di assicurazione sono oltre 4 milioni”.

Ci aspettiamo ora – prosegue Giordano – un segnale vero e concreto dalle compagnie di assicurazione, a cominciare dalla discesa dei prezzi praticati all’utenza. Una discesa che può essere fatta già dall’approvazione, e non inferiore al 5%. Riduzione – conclude Giordano – che sarà ancora maggiore con l’adozione delle misure necessarie ed ancora mancanti di riforma della RC AUTO: risarcimento in forma specifica per i danni alle cose, riduzione dei tempi per la richiesta dei danni a 90 giorni, abolizione della cessione del credito, più conciliazione paritetica e meno tribunale”. Su tutto questo Adiconsum è pronto ad affrontare tavoli tecnici e politici con le stesse compagnie di assicurazione e con il Ministero dello Sviluppo Economico.

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