
Non conosce freni la lunga recessione nel nostro paese. Infatti, nel secondo trimestre dell’anno il Pil italiano ha registrato un calo del 2,6% rispetto all’anno precedente. Si tratta del terzo trimestre consecutivo che si chiude con un andamento negativo e della flessione più accentuata dalla fine del 2009 a oggi. È quanto rileva l’Istat che sottolinea come nel periodo in esame i principali aggregati della domanda interna siano diminuiti in maniera significativa (-0,7% dei consumi finali nazionali e -2,3% degli investimenti fissi lordi). Nello stesso trimestre, le importazioni hanno subito un calo dello 0,4%, mentre le esportazioni sono aumentate dello 0,2%.
La contrazione della spesa delle famiglie è stata del 3,5%. Nel dettaglio, il calo è stato del 10,1% per gli acquisti di beni durevoli, del 3,5% per quelli di beni non durevoli e dell'1,1% per gli acquisti di servizi.
L’Italia si conferma così all’ultima posizione nella classifica della crescita rispetto agli altri paesi avanzati.