Erano più di 480 agenti di assicurazione intervenuti a Milano alla presentazione ufficiale di ANAPA (Associazione Nazionale Agenti Professionisti di Assicurazione). La sala ha ascoltato l’idea e il progetto che ha animato i gruppi fondatori dell’associazione nata a Bologna lo scorso 30 novembre 2012. Ad aprire i lavori è stato Antonello Galdi che ha raccontato come Anapa non sia soltanto un gruppo di agenti monomandatari, ma aperti a tutti gli agenti di assicurazione che nel pieno rispetto della propria idea imprenditoriale decidono di operare come monomandatario oppure come plurimandatario. A seguire l’intervento di Galdi, che ha ricordato che l’associazione oggi può contare più di 1000 iscritti, i due responsabili dei servizi disponibili, ossia l’avvocato Andrea Bullo e il commercialista Pagnani, hanno spiegato con quali servizi Anapa potrà essere da supporto all’attività degli agenti iscritti alla nuova associazione.
L’avvocato Bullo ha evidenziato come gli aderenti ad ANAPA, per quel che riguarda i dipendenti di agenzia, non sono tenuti ad applicare alcuno dei contratti collettivi attualmente esistenti nel settore dell’intermediazione assicurativa – quali che siano - vigendo in materia la più ampia libertà di scelta. Al contempo Bullo ha messo in risalto i rischi insiti nell’applicazione atomistica di uno o più istituti di un determinato contratto (vedi Enbass), che potrebbe indurre il magistrato a ritenere che, per fatti concludenti, il datore abbia inteso applicarlo per intero.
È stato Vincenzo Cirasola, presidente nazionale di ANAPA, a spiegare come l’associazione abbia inaugurato un nuovo modo di “fare associazionismo”, volto a superare i singoli individualismi e a muoversi per il bene di tutta la categoria. Cirasola ha ricordato come ANAPA fin dall’inizio ha dimostrato di essere proattiva, avendo partecipato all’audizione al Mise sul contratto base RC Auto, disconoscendo gli accordi non favorevoli agli agenti, ponendo forti relazioni istituzionali. Ma il presidente ha anche ricordato che ci sono pericoli, come il rischio di disintermediazione che non devono essere sotto-taciuti. Cirasola ha ricordato che il tema della rivalsa non potrà più pesare sui giovani e dovrà essere affrontato al più presto, così come l’impianto del Fondo Pensione Agenti, che va rivisto perché non più sostenibile in fase prospettica.
Successivamente ha invitato i manager delle compagnie presenti (tra i quali, George Sartorel di Allianz, Lana di Reale Mutua, Camillo Candia di Zurich,) a partecipare attivamente al dibattito. Dopo la presentazione ufficiale della squadra di ANAPA (per la Giunta Esecutiva Nazionale: Alessandro Lazzaro, Enrico Ulivieri, Angelo Breglia, Roberto Arena, Bruno Coccato, Giovanni Trotta, Pierangelo Colombo, Luigi Mingozzi; per il Coordinamento GAA: Giuseppe Consoli, Letterio Munafò, Federico Serrao) è stata la tavola rotonda a occupare l’attenzione dei presenti.
Ad animare la discussione intorno al tema “del fare sistema” è stato il presidente di Ania, Aldo Minucci, che ha sottolineato la propria disponibilità a sedersi a un tavolo assieme con gli agenti e con i consumatori per riprendere il dialogo. “Sono qui a conferma della disponibilità di Ania a riprendere il dialogo non solo con questa associazione, ma anche con le altre sigle sindacali” ha precisato Minucci. Per il presidente di Ania la sua presenza al convegno di presentazione di ANAPA è anche conferma della stima e fiducia che il mercato assicurativo, l’industria rivolge alla distribuzione attraverso intermediari. Secondo Minucci è arrivato il momento di “lasciare da parte le avversità” e collaborare assieme. Appello che ha trovato il favore anche dell’associazione dei consumatori Federconsumatori guidata da Francesco Avallone che durante la tavola rotonda ha sottolineato come sia importante agire in termini di trasparenza, e del presidente di Anapa, Vincenzo Cirasola, che si è detto soddisfatto dell’apertura che le istituzioni hanno manifestato.